Turbolenze e creatività

Quando una società entra in un periodo di turbolenza, di emergenza politica, economica, etica, i rapporti in seno ad essa tendono a entrare in conflitto.
Una delle tante manifestazioni in piazza del Popolo a Roma

La credibilità, l’efficacia e il valore di un sistema democratico stanno nella sua capacità di creare le condizioni perché i cittadini possano e siano sollecitati a partecipare alla vita della città e del Paese. Una partecipazione attiva e continua che si esprime in molteplici forme fra cui il controllo dell’operato delle classi dirigenti e il contributo di idee e proposte attraverso i cosiddetti “corpi intermedi”, vale a dire le associazioni di ogni tipo, i gruppi sociali territoriali e di interesse e così via. Una partecipazione allora che comprende concretamente diritti e doveri.
Quando una società entra in un periodo di turbolenza, di emergenza politica, economica, etica, i rapporti in seno ad essa tendono a entrare in conflitto. La razionalità perde terreno nei confronti dei sentimenti e dell’emotività che prendono il sopravvento. Un movimento di sdegno e di indignazione nei confronti delle situazioni di sofferenza non solo è normale e auspicabile ma necessario per dare uno scossone a una situazione di immobilità e a degli atteggiamenti segmentati, passivi, indifferenti. L’effetto è ancor più sentito quando è collettivo, visibile. In questi casi la “piazza” diventa un luogo e uno spazio di aggregazione in grado di manifestare proteste e richieste da parte dei cittadini. Questa “esplosione” di indignazione ha dunque un suo aspetto positivo se riesce: a) a non scadere in atti violenti e rimanere nell’alveo di un’azione civile; b) a non perdere di vista il bene comune evitando la difesa di interessi solo corporativi; c) infine, a sbocciare con vigore in un movimento di elaborazione che incorpori le riforme (con sacrifici per tutti) e la creatività (che richiede idealità e speranza) per l’avvenire collettivo.
L’Italia attraversa un periodo di questo tipo. Anche questa crisi può essere un’occasione per rinsaldare i legami sociali, per consolidare l’unità nazionale. Sarebbe di grande aiuto guardare la propria storia per trovare nelle proprie radici la linfa culturale e spirituale che rivitalizza la speranza e ridona slancio per riallacciare il passato con il presente, per consegnare il futuro alle nuove generazioni. Questo è il momento della riflessione attiva, del duro lavoro ma anche della gioia di crescere.

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