Torrida, mondializzata, e spettegolante come nelle sue migliori annate, l'estate discografica 2006 parrebbe rispecchiare fedelmente l'imbarazzante panorama socio-culturale che la circonda. Il fronte radiofonico intasa l'etere di ovvietà balneari di scarso costrutto, l'intellighenzia si coccola …
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