The New World

Terence Malick è regista imprevedibile. A sette anni da La sottile linea rossa – in carriera dal 1973 ha girato solo quattro film – ecco un lavoro che indaga la storia d’amore tra l’esploratore John Smith e la principessa indiana Pocahontas. Di epico il film ha l’atmosfera, selvaggia e luminosa, grigia e fangosa, vibrante di una fotografia mozzafiato, di silenzi lunghissimi. La storia d’amore, priva di rorezza manticismo manierato e di ovvietà hollywodiane, è storia al femminile. La ragazza manifesta una nobiltà d’animo che contrasta con le figure maschili, incerte o timide, raramente virili. Lo scenario degli europei conquistatori non depone a favore della loro equità, anzi il regista sottolinea la brama di ricchezza, con allusioni non troppo sottintese allo sfruttamento dei paesi ricchi verso il Terzo Mondo. Il cuore del film resta comunque la protagonista quindicenne Q’Orianka Kilcher, un’incredibile unione di bellezza primitiva, grazia selvatica e purezza interiore, che avvince solo con lo sguardo e l’espressione del volto. Di fronte a lei il pur bravo Colin Farrell si rivela interprete di minore statura. Forse troppo lungo e con momenti di calo di tensione narrativa, il film tuttavia affascina per la sapienza registica capace di evitare la facile epicità in favore del sentimento, dai risvolti variegati, dal tenero al coraggioso al lirico. Suggestivo il commento musicale. mdb Regia di Terence Malick; con Q’Orianka Kilcher, Colin Farrell, Christopher Plummer.

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