The life of David Gale

Èincoraggiante che escano film interessanti come questo, in un momento in cui molti non sembrano provare difficoltà ad accettare la soppressione di tante vite umane. The life of David Gale è contro la pena capitale ed è stato diretto da Alan Parker, regista noto anche per l’impegno sociale dimostrato in Mississipi Burning contro il razzismo. Egli, pur volendo manifestare chiaramente la sua opposizione alla condanna a morte, ha accettato di girare una pellicola avvincente, avente la forma del thriller. Questa scelta può apparire discutibile a noi europei, che preferiremmo una denuncia più essenziale, ma è adatta al largo pubblico americano, difficile su questo argomento. Negli Stati Uniti, come egli ha spiegato, l’abolizione di tale punizione non è sentita dalla maggioranza popolare. Ma egli spera che questo suo lavoro sia capace, almeno, di spargere semi, che facciano riflettere e portino a convinzioni diverse. Se accettiamo lo stile da thriller, possiamo lasciarci prendere dal racconto, che ci conduce gradualmente al cuore del problema. Siamo introdotti presto nel braccio della morte del Texas, dove un detenuto attende di essere giustiziato entro qualche giorno. È Kevin Spacey, che offre una buona interpretazione, esprimendo una vasta gamma di sentimenti, che vanno dalla baldanza, alla depressione, all’affetto sincero. Veniamo a scoprire la verità poco alla volta, attraverso le ricerche di una giornalista, che lo deve intervistare. intervistare. Ciò offre a Parker l’occasione di analizzare in modo realistico e incisivo il meccanismo della pena, la mentalità dei suoi sostenitori, più preoccupati dei soldi spesi dallo stato che della sorte dei condannati, i loro contrasti con gli oppositori, che passano da una delusione all’altra. Il finale, originale davvero, ha lo scopo di sorprendere e di toccare lo spettatore. La sottolineatura della fallibilità della condanna capitale, che il film ci presenta, è di per sé una cosa positiva, anche se, naturalmente, rappresenta solo una goccia diversa buttata nel mare di una mentalità, che avrà bisogno di molto tempo per cambiare. Regia di Alan Parker; con Kevin Spacey, Kate Winslet e Laura Linney.

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