Cimentarsi nell’arte del remake è impresa rischiosa, specie quando l’originale è La signora omicidi, vero capolavoro della commedia nera degli anni Cinquanta. Quando poi dietro la macchina da presa siedono i fratelli Coen, l’operazione diventa ancora più azzardata, perché da una coppia di registi così non ti aspetti niente di meno che un colpo di genio. Logico allora che The ladykillers, anche se sicuramente è uno dei film meno riusciti del duo, deluda oltre i suoi reali demeriti. In una piccola cittadina del Mississippi, un sedicente professore universitario prende in affitto una camera nella casa di un’anziana signora per scavare di nascosto un tunnel e svaligiare il vicino casinò. I guai iniziano quando la signora scopre le loro intenzioni, perché a quel punto l’unica soluzione per cavarsela è uccidere la padrona di casa. La delusione del film origina soprattutto dalla scarsa consistenza dell’operazione nel suo complesso. Deboli i dialoghi, rare le risate, senza sussulti il ritmo narrativo, poveri i personaggi. Il tutto è però confezionato con la classe e l’abilità dei Coen, che grazie al loro talento visivo, all’utilizzo ricorrente di tormentoni narrativi, all’eleganza della messa in scena, riescono in qualche modo a salvare il film dal naufragio. Un aiuto in questo senso lo ricevono dalla straordinaria prova della lady del titolo, una maestosa Irma P. Hall, mentre il professore interpretato da Hanks è penalizzato da un pessimo doppiaggio che non rende, almeno così dicono, la parlata sudista dallo strambo accento. Insomma, un film che normalmente sarebbe stato discreto ma che la presenza dei fratelli Coen alla regia rende incomprensibile. Parafrasando Oscar Wilde si potrebbe dire che questa volta Joel ed Ethan Coen non avevano niente da dire, ma, in fondo, lo hanno detto così bene… Regia di Joel ed Ethan Coen; con Tom Hanks, Irma P. Hall, Marlon Wayans, J. K. Simmons.,