Tensione in Argentina

L'assenza di dialogo tra governo e capitale ha provocato disordini e manifestazioni

Non diminuisce la tensione per la protesta sociale che si é acuita sopratutto nella capitale argentina durante le ultime settimane. Oltre all’occupazione di vari terreni, pubblici e privati, da parte di persone che protestano per una soluzione abitazionale, la scorsa settimana una protesta di alcuni ferrovieri si é trasformata in una battaglia campale, con danni alla stazione dei treni del sud, Costitución, e saccheggi a vari negozi, mentre migliaia e migliaia di cittadini si sono trovati invischiati negli scontri mentre cercavano di far ritorno a casa dopo una giornata di lavoro.

 

La situazione é aggravata dall’assenza di dialogo tra il governo della cittá di Buenos Aires – retta da statuto speciale – ed il governo nazionale, i cui leaders, la presidente Cristina Fernández, ed il sindaco Mauricio Macri, sono rivali politici.

Buenos Aires, che conta nel suo territorio, con poco meno di 3 milioni di abitanti, riceve ogni giorno altri 5 milioni di persone che provengono dall’interland, conosciuto come il Gran Buenos Aires, per cui i suoi servizi, trasporti, salute, scuole, sono normalmente sovraccarichi. Le giornaliere manifestazioni di protesta rendono ancora piú caotica la vita nella cittá, impedendo la normale circolazione stradale. Questo giro inatteso dell’ultima parte dell’anno sta suscitando la viva preocuppazione delle autoritá che ancora non hanno adottato una chiara strategia per affrontare il problema.

 

 

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