Telemarketing aggressivo, stop alle telefonate sui cellulari

Entro fine luglio è previsto il nuovo Registro delle opposizioni contro il Telemarketing aggressivo con la possibilità di registrare anche le utenze mobili
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Arrivano a tutte le ore, sul telefono fisso o sul cellulare, spesso propongono offerte più che vantaggiose nominando aziende famose per catturare l’attenzione ed aumentare la credibilità, sono le chiamate pubblicitarie illecite, che oltre al fastidio di una chiamata indesiderata molte volte veicolano frodi. Il telemarketing aggressivo infatti, oltre ad essere fastidioso, può essere una pratica pericolosa, in alcuni casi adoperata da call center abusivi per rubare dati sensibili, i casi più gravi riguardano le attivazioni indebite di servizi e a rimetterci come al solito sono i più fragili. A tutto questo sembra però esserci una fine. Entro il 31 luglio, infatti, è previsto il nuovo registro delle opposizioni, che permetterà di bloccare le chiamate indesiderate anche sui cellulari (è già possibile farlo per i numeri fissi) e sui numeri fissi non presenti sugli elenchi pubblici, senza distinzione se a comporre il numero sia un operatore o un software. Il regolamento (Dpr 26/2022), pubblicato il 29 marzo scorso nella Gazzetta Ufficiale è in vigore dal 13 aprile, e per fine luglio è previsto il nuovo Registro delle opposizioni che aiuterà a combattere in modo più efficace il telemarketing illegale.

Come funziona? Chi non vorrà più ricevere telefonate commerciali indesiderate potrà comunicare il numero di telefono che vuole proteggere in via telematica (compilando un modulo elettronico sul sito del gestore o via mail) o in via telefonica e l’iscrizione avverrà entro il giorno lavorativo successivo. La pratica diventa dunque più semplice eliminando una serie di passaggi che rendevano macchinosa la registrazione. Inoltre, con l’iscrizione al nuovo Registro, automaticamente verranno annullati tutti i consensi pregressi rilasciati per finalità di telemarketing e gli operatori saranno obbligati a consultare il nuovo Registro ogni 30 giorni e i numeri da contattare prima di avviare una nuova campagna pubblicitaria.

A vigilare sul rispetto delle regole sarà il Garante della Privacy. Le sanzioni sono un altro metodo utilizzato per cercare di demoralizzare le società di telemarketing, per chi non rispetta il diritto di opposizione degli utenti ci sono infatti sanzioni fino a 20 milioni di euro e per le imprese, fino al 4% del fatturato mondiale totale annuo dell’esercizio precedente.

Nonostante i passi avanti lo scudo al Telemarketing aggressivo continua ad essere difficile. Rimangono un problema ad esempio le chiamate dall’estero. Sempre più frequentemente i soggetti si appoggiano a call center con sede estera e se, con le nuove regole, lo stop vale anche per gli operatori stranieri, resterà comunque complicato far pagare gli illeciti a chi agisce fuori dal Paese o addirittura fuori dall’Europa. Inoltre, le nuove regole non sembrano prendere in considerazione la pubblicità illecita e fraudolenta che sempre più spesso arriva tramite sms o WhatsApp. Il problema riguarderà quindi, non tanto gli operatori che operano nella legalità, quanto quelli che operano nel sommerso per questo, in questa nuova fase, può essere importante dare tutti gli strumenti necessari agli utenti per difendersi e poter denunciare.

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