Svolta in Palestina?

Considerazioni sull'accordo di Doha tra il presidente palestinese Abbas e il leader di Hamas, Meshaal.
Il leader di Hamas

L’accordo di Doha dell’inizio di febbraio tra il presidente palestinese Abbas e il leader di Hamas, Meshaal, non è il primo di questo genere. Di riconciliazione in casa palestinese si parla ormai almeno dal 2007, quando Hamas “conquistò” il potere a Gaza estromettendo l’Anp di Abbas. Questa volta, tuttavia, le condizioni oggettive della regione e lo stallo dello “status finale” (vale a dire la creazione dello Stato palestinese, prospettiva che appare oggi a dir poco impervia) rendono l’intesa inevitabile più che desiderata.
Si tratta di un accordo che nasce da due debolezze. Abbas esce abbastanza “ammaccato” dal pur coraggioso tentativo di ottenere il riconoscimento dello Stato palestinese da parte delle Nazioni Unite, dovendosi accontentare dell’ammissione all’Unesco. La forte opposizione americana a tale iniziativa, in un anno elettorale per la Casa Bianca, suggerisce una strategia attendista. Anche i palestinesi, inoltre, dovrebbero tenere elezioni politiche e presidenziali, nel maggio di quest’anno. Nel frattempo, Abbas guiderà un governo di unità nazionale: uno scenario già visto.
Per quanto riguarda Meshaal, dopo il suo distacco dal Paese di riferimento (la Siria), il leader di Hamas deve trovare nuovi agganci internazionali e nella regione. Hamas è una costola dei Fratelli musulmani, che hanno conquistato la maggioranza relativa alle recenti elezioni egiziane e che sinora sembrano propendere per l’impegno all’interno delle istituzioni, non contro di esse. A sua volta, il premier di Gaza, Haniyeh, rafforzato dallo scambio tra il caporale israeliano Shalit e oltre un migliaio di prigionieri palestinesi nelle carceri israeliane, sembra invece voler perseguire la linea radicale di intese con Paesi come l’Iran. Insomma, c’è una competizione per il consenso anche all’interno di Hamas. Israele continua a sostenere l’inaccettabilità di una presenza di Hamas in qualunque governo palestinese. Mentre tutto nel mondo arabo-islamico è in movimento, siamo sicuri che le ricette che hanno fallito per il passato possano funzionare adesso?

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