Star wars – L’attacco dei cloni

Il secondo episodio del prequel della saga di Guerre Stellari, quinto e penultimo della serie, racconta come iniziò la guerra dei cloni che segnò la fine della repubblica e l’avvento dell’impero. È certamente il più visionario dei cinque capitoli sin qui visti e anche quello più intriso di temi importanti, come la politica, l’amore e l’amicizia. Lucas, però, non vuole concedersi il lusso di un adeguato approfondimento, sicché le riflessioni su democrazia e dittatura, amore e passione, dovere e sacrificio restano appena abbozzati, misurati sulle esigenze dei giovani e giovanissimi che alla saga dei cavalieri Jedi chiedono soprattutto divertimento, emozioni e spettacolo. E lo spettacolo certamente non manca: due ore e mezzo di inseguimenti, combattimenti, scontri, battaglie, complotti e duelli che si alternano a un ritmo vertiginoso in scenari da favola. Ottima la fattura tecnica (del resto Lucas è l’inventore degli effetti speciali moderni); meno efficace invece, ma è il vizio più comune dei film a puntate, il tono complessivo della narrazione, che avrebbe meritato accenti più epici e solenni e anche un po’ più di ironia.

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