Era già accaduto nei primi anni Sessanta, col folk cantautorale, quando qualcuno cominciò a realizzare che dietro le febbri del boom consumistico si celava un inquietante vuoto valoriale. La storia si ripeté nel decennio successivo, …
Contenuto riservato agli abbonati di “Città Nuova”
Se sei abbonato, effettua il login
x