Spirito di evangelizzazione (Evangelii Gaudium 259-263)

Chi trasforma i cristiani in audaci e coraggiosi «annunciatori delle grandezze di Dio»? Chi rinnova la Chiesa spingendola sempre ad uscire da sé stessa? 
san pietro

Il capitolo V dell’esortazione si rivolge verso colui che è il protagonista per eccellenza della evangelizzazione e cioè lo Spirito Santo senza il quale nessuno sarebbe mai capace di parlare adeguatamente delle meraviglie compiute da Dio in Gesù e nelle nostre vite.

È lui, lo Spirito, che trasforma i cristiani in audaci e coraggiosi «annunciatori delle grandezze di Dio», come ha fatto con gli apostoli il giorno di Pentecoste. È lui che ci rende convinti e convincenti, ferventi e generosi, animati da una gioia contagiosa.

È lui che ci dona il necessario equilibrio tra azione e contemplazione, impegno sociale e adorazione, proteggendoci sia dal pericolo del ripiego in “una spiritualità intimistica” poco attenta ai bisogni del prossimo, che da quello di un attivismo senza anima.

Riecheggia l’ora et labora di san Benedetto e il «pregare come angeli e lavorare come facchini» di Chiara Lubich. Di conseguenza il papa invoca lo Spirito Santo perché venga ancora una volta a rinnovare la Chiesa spingendola sempre ad uscire da sé stessa. E a chi sottolinea le difficoltà che incontriamo oggi, il papa risponde che la situazione dei primi cristiani nell’impero romano non era di certo più facile della nostra.

Ogni contesto storico è segnato dalla debolezza umana ed è diverso dagli altri, ma ieri come oggi Gesù vince il “mondo” che è in noi e attorno a noi.

Michel Vandeleene

teologo

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