Il contributo dell’Europa per un mondo migliore

La presidente della Commissione europea annuncia finanziamenti per i diritti delle donne e dei giovani, la sicurezza alimentare, la lotta contro le malattie e la biodiversità.
Ursula von der Leyen (AP Photo/Petr David Josek, File)

La Presidente della Commissione europea, Ursula von der Leyen, in occasione dell’Assemblea generale delle Nazioni Unite a New York, ha condotto una serie di discussioni con diversi leader mondiali e partner internazionali che si sono concluse con una serie di impegni di stanziamento economico per fronteggiare l’attuale crisi alimentare, aggravata dalla guerra della Russia contro l’Ucraina, nonché la crisi climatica e naturale e per migliorare la salute nel mondo.

Intervenendo al Global Citizen Festival di New York, la Presidente della Commissione europea ha ribadito l’impegno dell’Unione europea (Ue) ad aiutare i nostri partner più vulnerabili nell’affrontare le ricadute sociali ed economiche delle azioni intraprese dalla Russia e a promuovere investimenti sostenibili nell’ambito della strategia Global Gateway dell’Ue.

Ursula von der Leyen si è impegnata a stanziare 715 milioni di € a favore del Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria, portando così il contributo complessivo di “Team Europa” (composto dall’Ue e dagli Stati membri) a oltre 4,3 miliardi di €. Ella, inoltre, ha annunciato lo stanziamento di 600 milioni di € di finanziamenti supplementari per far fronte alla crisi globale della sicurezza alimentare nei paesi partner più vulnerabili dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico. Dei 600 milioni di € supplementari, 160,5 milioni sono stati stanziati per l’Africa occidentale e centrale, 146 milioni per l’Africa orientale e la regione dei Grandi Laghi, 76,5 milioni per l’Africa australe, 36,5 milioni per i Caraibi e 10 milioni per il Pacifico.

La Commissione europea ha annunciato un nuovo contributo di 45 milioni di € nell’arco di sei anni a sostegno della salute sessuale e riproduttiva, dei relativi diritti e dei diritti delle donne in tutto il mondo. Ciò tramite l’UNFPA, l’agenzia delle Nazioni Unite, attiva in circa 150 paesi del mondo, che si occupa di salute sessuale e riproduttiva. Il suo obiettivo è creare un mondo in cui tutte le gravidanze siano volute, tutti i parti siano sicuri e si valorizzi il potenziale di tutti i giovani.

Il partenariato per le forniture dell’UNFPA aiuta i paesi a rafforzare i loro sistemi sanitari con l’offerta di servizi riguardanti la salute sessuale e riproduttiva, comprese le opzioni contraccettive, a tutte le persone in età fertile. Il programma mira ad includere 54 paesi con tassi elevati di mortalità materna e con lacune in termini di pianificazione familiare. Con il contributo supplementare di 45 milioni di € della Commissione europea, il partenariato per le forniture dell’UNFPA contribuirà a salvare e migliorare la vita delle donne e delle adolescenti che ne hanno più bisogno, fornendo loro contraccettivi moderni e medicinali salvavita per la salute delle madri.

Altri 52,5 milioni di € saranno specificamente destinati alla finanza sostenibile e agli investimenti per l’agricoltura sostenibile, oltre che alle catene del valore agroalimentari a livello continentale e regionale, mentre ulteriori 100 milioni di € forniranno un sostegno macroeconomico ai paesi a basso reddito dell’Africa, dei Caraibi e del Pacifico mobilitando prestiti agevolati attraverso un contributo al fondo fiduciario per la riduzione della povertà e la crescita del Fondo monetario internazionale, creando così un margine di bilancio per aiutare tali paesi ad affrontare la crisi alimentare.

La Commissione europea ha annunciato anche un nuovo impegno di 715 milioni di € per la lotta contro l’HIV, la tubercolosi e la malaria e per una salute migliore per tutti. L’Unione europea e i suoi Stati membri sono tra i principali finanziatori del Fondo globale, con impegni di stanziamento combinati di oltre 4,3 miliardi di € per il periodo 2023-2025, a testimonianza del forte impegno di “Team Europa” a favore del Fondo globale per la lotta contro l’AIDS, la tubercolosi e la malaria. In 20 anni il partenariato del Fondo globale ha salvato 50 milioni di vite umane e ha ridotto di oltre la metà il numero dei decessi causati da queste tre patologie. Tuttavia, ancor oggi la malaria uccide, da sola, quasi un bambino al minuto.

L’obiettivo del Fondo globale per il periodo 2023-2025 è salvare 20 milioni di vite umane, evitare oltre 450 milioni di infezioni, ridurre del 64% il tasso di mortalità dovuto all’HIV, alla tubercolosi e alla malaria e costruire un mondo più sano ed equo, anche attraverso investimenti che rafforzino i sistemi sanitari e le reti comunitarie.

La Presidente della Commissione europea ha affermato che il raddoppio dei fondi della Commissione europea per la biodiversità globale si tradurrà in 7 miliardi di € di investimenti per la protezione della biodiversità in tutto il mondo e ha segnalato che l’Ue sta preparando partenariati nel settore forestale con cinque paesi: Uganda, Zambia, Congo, Mongolia e Guyana. Tale annuncio dà concretamente seguito all’impegno assunto lo scorso anno a raddoppiare i finanziamenti per la biodiversità per il periodo 2021-2027, in particolare per i paesi più vulnerabili. L’annuncio giunge in un momento cruciale, in vista della conferenza delle Nazioni Unite sulla biodiversità che si terrà a Montréal a dicembre e nel corso della quale dovrebbe essere adottato un quadro globale in materia di biodiversità.

L’Ue e gli Stati membri hanno già iniziato a concretizzare questo impegno sul campo. Tramite l’iniziativa “NaturAfrica”, ad esempio, l’Ue aiuta i paesi partner africani a coniugare lo sviluppo socioeconomico con la protezione della natura. Il contributo dell’Ue all’iniziativa “Grande muraglia verde” guidata dall’Unione africana è un altro esempio di sostegno a un mosaico di paesaggi verdi e produttivi che punteggiano i paesi del Sahel e del Corno d’Africa, dal Senegal a Gibuti e alla Somalia. Attraverso il progetto Regreening Africa, l’Ue sostiene il ripristino di un milione di ettari di terreni, a beneficio di 500.000 famiglie in Mali, Niger, Senegal, Ghana, Etiopia, Kenya, Somalia e Ruanda.

Ursula von der Leyen ha dichiarato che «Team Europa sta rispondendo all’appello dei cittadini che ci chiedono di affrontare la questione della sicurezza alimentare per prenderci cura della nostra salute e di quella del nostro pianeta». Per questo, «abbiamo unito le forze per combattere la pandemia; ora dobbiamo fare lo stesso per eliminare altre malattie mortali, lottare contro la povertà e garantire equità». Inoltre, «l’Europa farà la sua parte anche nella transizione verde globale; in vista della COP15 di dicembre, stiamo confermando un investimento senza precedenti a sostegno dei nostri partner».

Jutta Urpilainen, Commissaria per i Partenariati internazionali, ha sottolineato che «dobbiamo unirci per riportare gli obiettivi di sviluppo sostenibile sulla giusta traiettoria». Infatti, «l’Ue ha aumentato considerevolmente gli investimenti nell’istruzione, acceleratore di progresso per tutti gli obiettivi di sviluppo sostenibile». Del resto, l’Ue esorta «la comunità internazionale a unirsi a noi per investire di più, e in modo più equo ed efficiente, nelle persone e nel pianeta».

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