Sofia regina dell’atletica: 5 ori mondiali

Sofia Raffaeli, la ginnasta marchigiana classe 2004, la "formica atomica" riscrive, ancora una volta, la storia della ginnastica ritmica azzurra vincendo cinque ori su cinque nella terza tappa della Coppa del Mondo a Tashkent, in Uzbekistan
Sofia Raffaeli (foto di Idan Robbins - wikipedia CC BY-SA 4.0)

Dopo aver scritto la storia, lo scorso anno, per essere stata la prima italiana a vincere un oro individuale ai Campionati del Mondo nella ginnastica ritmica e aver fissato il record di ben quattro ori (e un bronzo) su cinque ai Campionati mondiali di ginnastica ritmica 2022 a Sofia, la giovanissima atleta, a meno di un anno di distanza, supera sé stessa e vince cinque ori su cinque nella terza tappa della Coppa del Mondo a Tashkent, in Uzbekistan diventando l’unica italiana ad aver vinto tutto e scrivendo, quindi, una nuova pagina di storia per la ginnastica ritmica italiana.

Gli esordi: il nonno e il passaggio da ginnastica artistica a ritmica

La formica atomica, come viene chiamata la giovane Sofia per via della sua piccola taglia (1,57 metri per 37 kg) e per l’enorme quantità di energia in essa contenuta, nonostante sia diventata sin da giovanissima una vera campionessa, non ha, però, dimenticato, da dove è partita e da chi è stata aiutata. Quando nel 2022 aveva già stabilito due record italiani vincendo due ori individuali, ha subito pensato di dedicare una delle sue medaglie al nonno. «Grazie a mio nonno Nello ho iniziato la ginnastica: è stato il primo ad accompagnarmi a Fabriano, sicuramente una di queste medaglie la dedico anche a lui».

La piccola campionessa nata a Chiaravalle (Ancona) nel gennaio del 2004, aveva infatti iniziato a muovere i primi passi nel mondo della ginnastica sin da piccolissima per volontà della madre che voleva sprigionasse tutta la sua energia atomica in uno sport: «Ho iniziato a 3 anni a fare ginnastica artistica, e non ritmica. Mia madre mi aveva portata a fare ginnastica perché voleva che mi muovessi un po’, ero una bambina molto vivace».

Ed era ancora una bambina quando, tre anni dopo, a soli sei anni, prendeva una decisione molto importante: passare dalla ginnastica artistica a quella ritmica. «A sei anni vidi una gara di ritmica e me ne innamorai – racconta –. Cambiai disciplina e squadra: scelsi, da Chiaravalle dove vivo, di spostarmi quotidianamente per allenarmi a Fabriano dove c’è una scuola molto importante, la Faber Ginnastica Fabriano, sotto la direzione tecnica di Kristina GhiurovaJulieta Cantaluppi, due grandissime allenatrici».

I sacrifici e i successi

A soli 6 anni, quindi, la giovanissima Sofia, con l’aiuto del nonno, si consegnava al mondo della ginnastica ritmica. Un mondo che le avrebbe richiesto enormi sacrifici, ma che le avrebbe regalato, in seguito, enormi soddisfazioni.

Sofia, infatti, era sì una giovane atleta molto promettente, ma era anche una normale bambina, e poi adolescente, che doveva far conciliare la sua normale vita con i duri allenamenti, cosa non sempre facile come la stessa ha più volte affermato. «L’aspetto più difficile è appunto doversi allenare almeno per sei ore tutti i giorni della settimana. Il tempo libero è davvero poco – confessa l’atleta –. Il sacrificio maggiore è stato proprio questo: il non poter uscire con i miei amici quando volevo o fare le altre cose che facevano le mie coetanee». Una normalità un po’ sacrificata per la ginnasta che, però, riconosce anche che «i risultati ripagano dei sacrifici!». E Sofia Raffaeli di risultati importanti ne ha avuti molti, sin da giovanissima.

Nel 2018, a soli 14 anni, esordiva nelle competizioni internazionali di categoria juniores ai Campionati europei di Guadalajara, in Spagna, chiudendo quinta con le clavette (attrezzo di ginnastica ritmica). Solo l’anno successivo arrivava al podio ai Campionati mondiali juniores di Mosca, vincendo la medaglia d’argento sia nelle gare individuali della fune e delle clavette sia nella gara a squadre.

Anche tra i grandi, all’esordio nella categoria senior dal 2020, la formica era riuscita subito a farsi notare. Ai Campionati nazionali italiani del 2020 si classificava terza nell’all around e nelle finali di specialità conquistava il bronzo nel cerchio, l’argento nella palla e l’oro nelle clavette. Nel 2021, al suo esordio in campo internazionale a livello senior, conquistava quattro medaglie nelle tappe di Coppa del Mondo; a luglio si classificava seconda nel concorso generale ai Campionati italiani assoluti e ad agosto 2021 entrava a fare parte delle Fiamme Oro, il gruppo sportivo della Polizia di Stato.

Ai Campionati mondiali di ginnastica ritmica disputatisi a Kitakyūshū, in Giappone, oltre al bronzo nel cerchio e all’argento nel team all around, la giuria internazionale di ginnastica ritmica le riconosceva l’invenzione di un nuovo movimento, che sarebbe entrato a far parte del codice dei punteggi con il nome “Raffaeli”.

La Raffaeli entrava, quindi, nel grande libro della ginnastica ritmica mondiale, ma è solo nel 2022 quando, nel giro di poche ore, diventa la prima ginnasta italiana a vincere uno, poi due, poi tre e poi quattro ori individuali in un campionato mondiale che la consacra per quello che è: un’atleta fenomenale che ha una sola rivale, sé stessa. Rivale che ha superato – con i cinque ori su cinque – tra il 15 e il 16 aprile scorso a Tashkent. Difficile ormai superarsi per chi, già da così giovane, è saldamente sul tetto del mondo. Tutto ciò che si può augurare a questa giovanissima campionessa è di ripetersi e farci sognare il primo oro olimpico della disciplina a Parigi 2024.

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