Sinodo Amazzonia, tutto è connesso

Un territorio enorme, 25 volte l’Italia. 3 milioni di indigeni appartenenti a 390 popoli, 330 lingue parlate. L’Amazzonia ospita tra il 30% e il 50% delle specie viventi, animali e vegetali, del pianeta. È questo il contesto dell’Assemblea speciale del Sinodo dei vescovi presentata nella Sala Stampa della Santa Sede per la regione Panamazzonica, in programma in Vaticano dal 6 al 27 ottobre, e incentrata sul tema: “Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale”.

Don George del Brasile è stato vice parroco a Roma per diversi anni durante il completamento dei suoi studi alla Gregoriana. La sua famiglia di origine è poverissima. Sin da piccolo prima andava a lavorare nei campi e dopo frequentava la scuola elementare verso le 11 del mattino. La sera studiava assorto nel silenzio e nel buio della casa con una sola candela che illuminava i suoi libri. Ci raccontava come per visitare una comunità a lui affidata in Brasile come parroco passavano anche 3 mesi. Settimane e settimane per recarsi a trovare la sua gente. Una «Chiesa che visita» e che «non rimane». I veri perni della comunità sono spessi degli anziani, degli indigeni, sposati, che svolgono tutte le funzioni, dall’organizzazione della parrocchia fino all’omelia della domenica, tranne quelle caratteristiche del sacerdote per la vita dei sacramenti: la confessione, la consacrazione dell’Eucaristia, ecc…Il ruolo dei laici è fondamentale.

Una situazione molto differente dalla nostra. Abbiamo, sì, tanti sacerdoti stranieri, ma ci sono. Lì sono assenti perché hanno molteplici comunità disseminate in uno spazio immenso. I cattolici per lo più, tra il 70 e l’80 per cento, ricevono il Battesimo e il Sacramento del matrimonio. Di più non si arriva.

Amazzonia, parco Serrania de Chiribiquete in Colombia

È questo il contesto della Regione Panamazzonica, un territorio molto vario di nove nazioni (Guyana francese, Repubblica cooperativista della Guyana, Surinam, Venezuela, Colombia, Ecuador, Brasile, Bolivia, Perù). Per questo si tratta di individuare «nuove strade per l’evangelizzazione ‒ ha detto papa Francesco all’Angelus del 15 ottobre 2017 ‒ di quella porzione del Popolo di Dio, specialmente gli indigeni, spesso dimenticati e senza la prospettiva di un avvenire sereno, anche a causa della crisi della foresta Amazzonica, polmone di capitale importanza per il nostro pianeta».

L’attenzione dell’Assemblea speciale del Sinodo dei Vescovi per la Regione Panamazzonica, dal titolo: «Amazzonia: nuovi cammini per la Chiesa e per una ecologia integrale», dal 6 al 27 ottobre, verterà su questo tema: la missione evangelizzatrice della Chiesa in Amazzonia.  «Con al centro ‒ ha spiegato il cardinal Baldisseri in conferenza stampa ‒ l’annuncio della salvezza in Gesù Cristo, e sulla tematica ecologica, data l’importanza che il territorio amazzonico riveste per tutto il Paese».  Viviamo in un mondo dove tutto è connesso, «l’agire umano non si esercita in compartimenti stagni». Ambiente, ambito socio‒culturale e spirituale dei popoli vanno di pari passo e vanno affrontati come variegate facce di un unico diamante.

amazzonia-peru

La crisi socio‒ambientale della Regione panamazzonica è una crisi ecologica, una crisi di palese povertà e il cardinal Hummes ricorda che Laudato si’ avverte: «Oggi non possiamo non riconoscere che un vero approccio ecologico diventa sempre un approccio sociale, che deve integrare la giustizia nei dibattiti sull’ambiente, per ascoltare sia il clamore della terra che il clamore dei poveri». (n.49). «Non ci sono due crisi distinte: una ambientale e l’altra sociale, ma un’unica crisi socio-ambientale complessa. Le linee guida per la soluzione richiedono un approccio integrale alla lotta alla povertà, restituendo dignità agli esclusi e, allo stesso tempo, curando la natura» (n. 139). Tutto è interconnesso.

Su questi temi i 346 partecipanti al Sinodo si confronteranno con interventi di massimo 4 minuti l’uno. L’Assemblea è detta speciale per la tipologia di Sinodo convocato per «trattare materie che riguardano maggiormente una o più aree geografiche determinate», anche se riguardano comunque tutta la Chiesa universale. Tra i 33 membri di nomina pontificia alcuni provengono dal Congo perché presenta le stesse problematiche ecologiche nei suoi estesi bacini fluviali.

Allo scopo di limitare l’inquinamento le iscrizioni al Sinodo sono avvenute solo online eliminando la carta stampata, i bicchieri utilizzati saranno biodegradabili, la borsa consegnata ai partecipanti sarà in fibra naturale.

Nella gremita conferenza stampa si parla del famigerato articolo 129 della Instrumentum laboris del Sinodo sull’Amazzonia, un documento con indicazioni e osservazioni dove viene espresso il suggerimento che «si studi la possibilità di ordinazione sacerdotale di anziani, preferibilmente indigeni, rispettati e accettati dalla loro comunità, sebbene possano avere già una famiglia costituita e stabile, al fine di assicurare i Sacramenti che accompagnano e sostengono la vita cristiana». Su questo come sugli altri punti dell’Instrumentum laboris, ha ricordato il cardinale Lorenzo Baldisseri, «i padri sinodali sono liberi di discutere e di fare proposte», ma «l’Instrumentum laboris – ha spiegato – non è un documento magisteriale, ma un documento di lavoro che sarà dato ai padri sinodali e sarà la base per cominciare i lavori e costruire da zero il documento finale». «L’Instrumentum laboris – ha aggiunto il cardinale Hummes non è del Sinodo, ma per il Sinodo». «È la voce della Chiesa locale, della gente, della storia e della terra. La Chiesa li ha invitati a parlare e loro hanno parlato: se il Sinodo l’ha fatto, è perché vuole ascoltare sul serio. Questo è un cammino sinodale. Abbiamo ascoltato 80 mila persone. E dobbiamo ascoltare davvero, come dice il papa. Speriamo che il Sinodo sarà cum Petro e sub Petro, anche da parte di chi ha opinioni diversificate».

Prime schermaglie che dicono l’interesse per un esperimento di Sinodo che unisce il globale e il locale, sia a livello ecclesiale che ambientale. Temi periferici che possono avere ripercussioni sull’intera Chiesa e sull’intero pianeta.

     

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