Sinodo 2023, comunione, missione e partecipazione

Con la pubblicazione dell’Instrumentum laboris si è chiusa la prima fase del Sinodo e aperta la seconda in programma da ottobre 2023 a ottobre 2024. “Comunione, missione, partecipazione” le parole chiave per una Chiesa dell’incontro e del dialogo che sappia affrontare senza paura la chiamata a una comprensione più profonda del rapporto tra amore e verità
Sinodo, presentazione in Vaticano delle nuove linee guiida. Intervento di Helena Jeppesen Spuhler e suor Nadia Coppa (AP Photo/Domenico Stinellis)

«Come ogni evento di Grazia, anche questa presentazione è un oggi di Dio, un oggi della Chiesa, un segno, un seme che può produrre tanti frutti», ha commentato il card. Grech, Segretario generale della Segreteria generale del Sinodo, nel corso della conferenza stampa di presentazione dell’Instrumentum Laboris  e della metodologia della prima sessione della XVI Assemblea Generale del Sinodo dei Vescovi sul tema “Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione”.

«La Chiesa sinodale è, per definizione, Chiesa dell’ascolto» ha ribadito il cardinale. «Non c’è da temere che l’ascolto del popolo di Dio abbia compromesso la funzione pastorale dei vescovi. Al contrario, il processo sinodale ha restituito ai vescovi un ministero fecondo sia come pastori delle loro chiese che come membri degli organismi collegiali che sono stati chiamati a svolgere un discernimento accurato sui contributi della consultazione delle conferenze episcopali e delle assemblee continentali». L’Instrumentum Laboris è, dunque, non un documento della Santa Sede, ma della Chiesa tutta.

Il Documento è stato redatto facendo sintesi del materiale raccolto durante la fase dell’ascolto e sulla base dei Documenti finali delle Assemblee continentali. La pubblicazione del testo chiude la prima fase del Sinodo «Per una Chiesa sinodale: comunione, partecipazione, missione» e dà avvio alla seconda, articolata nelle due sessioni in cui si svolgerà la XVI Assemblea Generale Ordinaria del Sinodo dei Vescovi (ottobre 2023 e ottobre 2024). L’obiettivo sarà quello di rilanciare di incarnare questo processo nella vita ordinaria della Chiesa, cercando di individuare i cammini che lo Spirito Santo indica alla Chiesa.

«Camminare insieme come Popolo di Dio, nella fedeltà alla missione che il Signore ha affidato alla Chiesa, è il dono e il frutto che chiediamo per la prossima Assemblea – si legge nel documento -. Infatti, lo scopo del processo sinodale “non è produrre documenti, ma aprire orizzonti di speranza per il compimento della missione della Chiesa” (DTC 6)».

Una Chiesa sinodale è una Chiesa dell’ascolto, che desidera essere umile, che sa di dover chiedere perdono e di avere molto da imparare; è una Chiesa dell’incontro e del dialogo, che affronta onestamente e senza paura la chiamata a una comprensione più profonda del rapporto tra amore e verità; che ha capacità di gestire le tensioni senza esserne schiacciata, è la Chiesa del discernimento.

Con il desiderio di camminare in questa direzione l’Instrumentum Laboris, offre numerosi spunti di riflessione e tracce operative. Esso si compone di due sezioni: la prima, intitolata «Per una Chiesa sinodale», prova a raccogliere i frutti del cammino percorso cercando di enucleare le caratteristiche fondamentali di una Chiesa sinodale. Dà, poi, una indicazione di metodo quando esprime la consapevolezza «che una Chiesa sinodale è contraddistinta anche da un modo di procedere, che l’esperienza della prima fase conduce a identificare nella conversazione nello Spirito» (IL, 14).

La seconda sezione, intitolata «Comunione, missione, partecipazione», invita a interrogarsi sulle modalità di incarnare nella vita ordinaria della Chiesa le tre priorità che con maggiore forza sono emerse dal lavoro di tutti i continenti, sottoponendole al discernimento dell’Assemblea. Per facilitare i lavori dell’Assemblea e in particolare dei lavori di gruppo (Circuli Minores), per ciascuna di queste tre priorità sono proposte cinque Schede di lavoro.

Il percorso compiuto, soprattutto nella tappa continentale, ha permesso di identificare e condividere anche alcune peculiarità delle situazioni che la Chiesa vive nelle diverse regioni del mondo. Dal lavoro di tutti i Continenti, emerge con forza la consapevolezza che «una Chiesa sinodale si fonda sul riconoscimento della dignità comune derivante dal Battesimo, che rende coloro che lo ricevono figli e figlie di Dio, membri della sua famiglia, e quindi fratelli e sorelle in Cristo, abitati dall’unico Spirito e inviati a compiere una comune missione», ribadisce il testo dell’Instrumentum Laboris. «Non si può comprendere una Chiesa sinodale se non nell’orizzonte della comunione che è sempre anche missione di annunciare e incarnare il Vangelo in ogni dimensione dell’esistenza umana».

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