Sessualità come dono

Un coro di apprezzamenti e qualche perplessità sul primo libretto della collana "Passa parola".
Riparliamone

Chiarezza «Finalmente Città nuova ha avuto il coraggio di affrontare con chiarezza, sincerità e profondità il tema dell’amore. Penso che genitori paurosi di parlare di tali tematiche ed educatori attenti (e non solo loro) possano trarre vantaggi e beneficio da tali articoli. I temi sono trattati in modo semplice ed accessibile. Le esperienze sono cristalline, didattiche ed alcune anche edificanti. Aprono alla speranza. Un suggerimento: penso sarebbe stato utile premettere una introduzione sulla dignità della persona umana. Oggi la confusione dei generi sembra imperare, per cui far conoscere la complementarietà uomo-donna e la unidualità (vedi Giovanni Paolo II) mi sembra doveroso».

Grazia

 

Ottima iniziativa «Il primo fine dell’atto sessuale è donarsi alla persona amata e riceverla per sempre! Oggi si sente parlare di sesso ovunque e da chiunque, i giovani vengono illusi e mal edotti su questa tematica, il sesso è stato separato dall’amore e questo ha svilito il dono di sè, causando l’infedeltà coniugale. Ai giovani l’opuscolo svelerà una prospettiva di amore attraente e non più “castigata”, un’intimità matrimoniale gioiosa e desiderabile».

Roberta

 

Tesoro «Grazie per questo testo bellissimo. Ho colto la delicatezza con la quale trattate l’argomento, con pudore ma anche chiarezza e apertura. Ho riscoperto la ricchezza delle esperienze di vita trasmesse con semplicità. Con i vostri commenti lineari e senza pretesa (distillati dall’esperienza vostra e delle famiglie con le quali siete in contatto), questi fascicoli sono un vero tesoro!»

Gusti

 

Si! «Di questo abbiamo bisogno. Finalmente Città nuova si muove e pensa a noi!»

Paola

 

Perplessità «Se si offrono questi scritti ai partecipanti ad un corso di preparazione al matrimonio, oppure ad un incontro di giovani coppie, vanno senz’altro bene. Quello che ritengo inopportuno è inserire questi libretti nella rivista che raggiunge 60 mila persone circa, le più varie (monasteri, suore di clausura, ecc.), e anche adolescenti. Arriva nelle famiglie, gira per casa e i ragazzi la vedono, quindi se vi trovano un inserto dal titolo attraente, si interessano e lo leggono. L’educazione sessuale degli adolescenti è da farsi sia in famiglia che a scuola, ma a tempo e luogo e con scritti mirati secondo le età e la fase di sviluppo. Certe cose scritte nel libretto ritengo non siano da mettere in mano a un ragazzo di 11 anni».

P. G.

 

La nostra speranza è che queste dispense siano viste da mamme a papà come uno strumento per conoscere sé stessi e spiegare ai figli il valore della vita e della persona. Se li vedranno prendere in mano questi libretti che apposta si chiamano “Passa parola”, avranno uno spunto in più per un dialogo formativo.

Presentare in maniera concreta il progetto di Dio sul modo di vivere la sessualità tra i due coniugi potrebbe anche aiutare tanti, magari non chiamati al matrimonio, ad illuminare e sostenere le coppie con cui vengono in contatto. Confidiamo che il nostro sia stato un gesto utile ed opportuno vista la velocità e la gravità con cui media e agenzie orientate ideologicamente, deformano e disprezzano valori che poi sono la vera realtà umana.

Maria e Raimondo Scotto

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