Sergio Brishko, sensibile artista di strada

Se i soldi non fanno la felicità, i rapporti umani sì. Il sogno di “un’azienda di beneficienza”.

A Palermo, come probabilmente in qualsiasi altra parte del mondo, si trovano per la via diversi artisti di strada. Certamente, se vai di fretta puoi non farvi caso. Molti passanti li guardano di sgricio (di traverso); altri si avvicinano per alcuni istanti per poi allontanarsi, perché dicono di non avere spiccioli, senza riflettere che magari hanno davanti opere d’arte in piena regola.

Ci sono artisti che carpiscono, però, genuinamente l’attenzione, pur da fermi e in silenzio. È il caso di Sergio Brishko, 23 anni, ucraino di nascita, italiano d’adozione da circa 15 anni. In carrozzina, perché affetto da spina bifida, vende dalle parti di corso Vittorio Emanuele, accanto a Piazza Bologni, a Palermo, delle piccole pietre decorate servendosi di un piccolo tavolino espositore.

Se ti trattieni qualche minuto, tosto, ti chiede: «Hai impegni stasera?». Una proposta quasi indecente, che subito può scoppiare in risata, perché, deciso, afferma: «Offro io, eh!». E se ti fermi a cenare con lui, così come se niente fosse tu passante puoi trovarti coinvolto nella sua vita. E capisci quanta sofferenza, difficoltà e meraviglie può vivere un venditore ambulante, per di più disabile, oggi.

L'autrice e il marito a cena con Sergio Brishko
L’autrice e il marito a cena con Sergio Brishko

C’è chi si approfitta di tale situazione, e come la Volpe nel romanzo di Collodi (Pinocchio) gli porta via, “in modo amichevole”, oggetti personali, chi mostra insensibilità ponendo la propria auto accanto l’ingresso della sua casa in modo tale che non riesca facilmente ad entrare o uscire. Sergio, più umile e bisognoso di tanti, vive quindi situazioni paradossali.

Eppure, il nostro artista, così come molti suoi colleghi, ha una sensibilità, un’intelligenza superiore. Incontrarlo ha permesso a sottoscritta e marito di comprendere quanta tenerezza e cura vi può essere in una persona senza certezze economiche. Perché il nostro pittore, a cena con noi, ha speso per esempio quasi tutti i profitti della sua giornata per offrirli, durante la sera, ad un musichiere e ad un venditore di rose che si erano avvicinati.

Alla mia domanda perché fosse stato così generoso, la sua risposta è stata: «Sto provando una gioia grande nello stare con voi, ma il fratello che sta improvvisandosi dj per noi, sta rendendomi ancora più felice. Io non sto dandogli i miei soldi gratuitamente. Lui sta offrendo a noi un servizio. E queste 5 rose vanno a mia mamma e mia sorella».

Le piccole pietre colorate di Sergio Brishko
Le piccole pietre colorate di Sergio Brishko

Sergio nei giorni a venire ci ha fatto preoccupare. “Aveva perso” l’ennesimo cellulare. Ma non è capace d’odio, dimentica; accetta il negativo, i tradimenti e va avanti. È capace addirittura di ringraziare per i torti subiti. E ha un grande desiderio: «Diventare ricco per fare beneficienza, per aiutare i bambini poveri». Vorrebbe, anzi, come dice: «Aprire un’azienda di beneficienza».

Solo chi mette, infatti, in circolo i propri risparmi per il benessere altrui può arrivare alla conclusione che ciò che conta, davvero, nella vita, sono i rapporti umani, e che è sempre giusto spendersi anche per dare un sorriso a chi non sa più cosa sia. Onorati d’essergli amici, invitiamo concittadini e turisti in quel di Palermo a passare a trovarlo. Troverete delle piccole pietre portafortuna o con decori floreali, che sanno di cuore.

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