Separazione o comunione dei beni?

Articolo

«Stiamo per sposarci. Ci è stato consigliato di scegliere il regime di separazione dei beni, ma la cosa ci lascia perplessi. Perché partire con l’idea di avere economie separate se, come noi vogliamo, il matrimonio è la condivisione di tutta la vita?».

Paola e Raffaele – Torino

 

In alcuni casi la separazione dei beni dei coniugi può garantire maggiore sicurezza economica al nucleo familiare. In caso di fallimento dell’attività produttiva di uno dei due, la separazione dei beni evita la rivalsa sui beni dell’altro e la perdita di ogni fonte di sostentamento. Certamente però una mentalità individualistica può alimentare l’idea che è meglio tenere conti separati, non si sa mai… È da incoraggiare invece una condivisione sempre più profonda tra i coniugi: dalle qualità del carattere agli interessi culturali, dai valori profondi alle aspettative di realizzazione personale.

Anche l’aspetto economico aiuta: non si tratta di avere per forza il conto cointestato, quanto di progettare insieme come e perché fare o no una certa spesa; si tratta di gestire in modo trasparente i beni che provengono dal lavoro familiare. Non sempre sarà possibile prevedere ogni spesa: l’uno o l’altra, può decidere al momento di aver bisogno di qualcosa che vede in una vetrina; sempre però si può comunicare all’altro questa decisione.

Inoltre, dato il clima contraddittorio tra aria di crisi e pressione consumistica, è molto facile, nonostante le migliori intenzioni, spendere più del dovuto. Le famiglie accumulano così debiti, con pericolo sia per l’economia familiare che per la tenuta stessa dell’unità della coppia.

Per esperienza personale e di tante altre famiglie, ho scoperto quanto sia utile tenere un bilancio familiare con entrate ed uscite mensili. È uno strumento efficace anche per far crescere quel “noi” fondato sul dono totale di sé degli sposi e aperto all’accoglienza dell’altro, sia questo il figlio o comunque quanti circondano la coppia. Per questo infatti, le famiglie sentono spesso l’esigenza di confrontare le proprie necessità con quelle di altre famiglie che hanno di meno, cercando di offrire un aiuto.

Vi consiglio di parlare ancora a fondo di questo aspetto e di cercare occasioni di condivisione con altre coppie, per crescere come rete di famiglie solidali, seme di una società più giusta.

spaziofamiglia@cittanuova.it

 

 

La parola ai lettori

 

Separazione o comunione dei beni? Come gestire l’economia familiare?

Scrivete a: segr.rivista@cittanuova.it con oggetto “Economia familiare” o all’indirizzo di posta.

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