Scuola vandalizzata, l’appello dei genitori al Comune

Dopo un raid vandalico, il terzo dall'inizio dell'anno, nel plesso Villa Lazzaroni dell'Istituto comprensivo Via Latina 303 a Roma, la protesta dei genitori dei piccoli alunni della scuola elementare: «Le famiglie si sono assunte anche il costo della manutenzione, ora Municipio e Comune devono intervenire»
Scuola Villa Lazzaroni

Scuola elementare Villa Lazzaroni, via Appia Nuova 442, VII Municipio, Roma. Nel week end del 18 e 19 gennaio, questo plesso della scuola primaria dell'istituto comprensivo Via Latina 303 è stato vandalizzato da teppisti che hanno imbrattato i muri, svuotato gli estintori nei corridoi e nella palestra, rovinato gli arredi, rubato del materiale scolastico e bivaccato nelle aule.

Nonostante il raid fosse avvenuto nel fine settimana, la notizia si è diffusa rapidamente tra le famiglie, alle quali la dirigente scolastica e le maestre chiedevano aiuto per ripulire il plesso e consentire l'accesso agli studenti.

Detto fatto, alcune mamme si sono presentate alle 7.30 del lunedì mattina armate di aspirapolvere e stracci e, in qualche modo, le lezioni si sono svolte in locali di fortuna al terzo piano della struttura. Tanti, però, anche i genitori che non hanno ritenuto opportuno mandare i propri figli a scuola, senza che fosse prima effettuata un'adeguata ed approfondita pulizia del plesso.

Allertate le istituzioni, i rappresentanti dei genitori hanno chiesto l'installazione di telecamere di sicurezza. Del resto, negli ultimi mesi, sono stati ben tre i raid vandalici compiuti nella scuola: una situazione non più sopportabile, alla quale – spiegano le famiglie – Municipio e Comune devono porre fine.

E invece, finora, ancora nulla è stato fatto. Ecco perché Paola Pogliani, presidente del Consiglio di Istituto per i genitori degli alunni della primaria di Villa Lazzaroni, ha scritto una lettera di protesta alla presidente del VII Municipio, Susana Ana Maria Fantino, al sindaco di Roma Ignazio Marino, all'assessore ai Lavori pubblici Maurizio Pucci e all'assessore alla Scuola Paolo Masini

«Vi scriviamo – si legge nella missiva – ad una settimana dall’ultimo episodio, il più grave, che ci ha messo di fronte ad una profonda ferita: la profanazione del luogo deputato all’istruzione, all’educazione e alla crescita dei bambini, luogo che deve essere sicuro e protetto sempre. Vi scriviamo dopo una settimana di silenzi, settimana in cui non abbiamo visto provvedere ad allarmare la scuola e a renderla un luogo sicuro, rinnovandovi l’invito a provvedere quanto prima a realizzare un sistema di sicurezza efficace per la sicurezza dei bambini, dei docenti, del personale e della scuola. Vi scriviamo dopo una settimana in cui anche altre strutture che insistono nel parco di Villa Lazzaroni (come il Centro Anziani) sono state oggetto di atti vandalici a riprova che, da quando il parco è stato privato di sorveglianza e manutenzione, si è trasformato in un luogo in cui tutto è lecito».

Negli ultimi anni, sottolinea Pogliani, «le famiglie si sono messe a disposizione della scuola laddove le istituzioni non potevano più intervenire. Attraverso eventi quali le “Giornate del fai da te”, la “Festa dell'intercultura” e la “Festa della scuola”, i genitori hanno provveduto a realizzare interventi di manutenzione e pulizia approfondita dell’edificio scolastico e hanno raccolto i fondi necessari per interventi sull’edilizia scolastica e per ripristinare alcuni servizi fondamentali per la scuola». Ecco perché i genitori ora chiedono alle istituzioni di fare la propria parte e di «provvedere celermente alla istallazione di un sistema di allarme collegato con la polizia municipale nel plesso della scuola primaria di Villa Lazzaroni».

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