Scola nuovo arcivescovo di Milano

Il patriarca di Venezia succede a Tettamanzi alla guida della diocesi ambrosiana. I saluti ai fedeli
scola

«Ai fedeli dell’arcidiocesi ambrosiana: in data odierna il Santo Padre Benedetto XVI ha accettato la mia rinuncia all’ufficio di arcivescovo di Milano, presentata più di due anni fa al compiersi del mio settantacinquesimo anno di età, e ha nominato nuovo arcivescovo di Milano sua eminenza il cardinale Angelo Scola, finora patriarca di Venezia». Questa la comunicazione data in curia alle ore 12 del 28 giugno dal cardinale Dionigi Tettamanzi, che ha poi continuato: «Ora con serenità di cuore e con spirito di fede, che so condivisi dall’intera comunità diocesana, sono lieto di trasmettere il testimone della guida pastorale di questa splendida Chiesa al carissimo confratello cardinale Angelo Scola.

 

Egli è conosciuto da molti di noi anche perché originario della nostra arcidiocesi: sono certo che egli saprà guidarla con sapienza ed efficacia nel suo ordinario cammino pastorale e nelle impegnative scadenze di carattere internazionale dei prossimi anni. I tempi di cambiamento chiedono a tutti una forte docilità, un senso di pieno abbandono nelle mani del Signore: lo avverto in prima persona. Viviamo questa stagione come una provvidenziale occasione di consegna di noi stessi a Dio Padre, di sequela libera e radicale al Cristo, di affidamento all’imprevedibile e smisurata forza rinnovatrice dello Spirito. Super omnia caritas: al di sopra di tutto sia la carità, che viene da Dio e diviene comunione fraterna e obbedienza amorosa, a guidarci in questo passaggio, insieme alla convinzione, piena di gioia pasquale, che davvero è “benedetto colui che viene nel nome del Signore”!».

 

Nel saluto inviato ai milanesi il nuovo arcivescovo si è così rivolto: «Mi preme accompagnare la decisione del Santo Padre di nominarmi arcivescovo di Milano con un primo affettuoso saluto. Voi comprenderete quanto la notizia, che mi è stata comunicata qualche giorno fa, trovi il mio cuore ancora oggi in un certo travaglio. Lasciare Venezia dopo quasi dieci anni domanda sacrificio. D’altro canto la Chiesa di Milano è la mia Chiesa madre. In essa sono nato e sono stato simultaneamente svezzato alla vita e alla fede. In questo momento chiedo a voi tutti, ai vescovi ausiliari, ai presbiteri, ai diaconi, ai consacrati e alle consacrate, ai fedeli laici l’accoglienza della fede e la carità della preghiera. Lo chiedo in particolare alle famiglie, anche in vista del VII Incontro mondiale.

Vi assicuro che il mio cuore ha già fatto spazio a tutti e a ciascuno. Sono preso a servizio di una Chiesa che lo Spirito ha arricchito di preziosi e variegati tesori di vita cristiana dall’origine fino ai nostri giorni. Lo abbiamo visto, pieni di gratitudine, anche nelle beatificazioni di domenica scorsa. Mi impegno a svolgere questo servizio favorendo la pluriformità nell’unità. Sono consapevole dell’importanza della Chiesa ambrosiana per gli sviluppi dell’ecumenismo e del dialogo interreligioso. Questo mio saluto si rivolge anche a tutti gli uomini e le donne che vivono le molte realtà civili della Diocesi di Milano, ed in modo particolare alle Autorità costituite di ogni ordine e grado».

 

Il cardinale Angelo Scola è nato a Malgrate (Lecco) il 7 novembre 1941. Ordinato sacerdote il 18 luglio 1970, nel 1982 è stato nominato professore di antropologia teologica al Pontificio istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia, presso la Pontificia Università Lateranense. È stato consultore della Congregazione per la dottrina della fede.
Eletto vescovo di Grosseto il 20 luglio 1991, vi ha svolto il suo ministero pastorale dal settembre 1991 al settembre 1995. Nel luglio del 1995 è stato nominato rettore della Pontificia Università Lateranense e due mesi dopo preside del Pontificio istituto Giovanni Paolo II per studi su matrimonio e famiglia. Il 5 gennaio 2002 è stato nominato patriarca di Venezia, e creato cardinale da Giovanni Paolo II nel concistoro del 21 ottobre 2003. È membro della Congregazione per il clero e di quella per il culto divino e la disciplina dei sacramenti; del Comitato di presidenza del Pontificio consiglio per la famiglia e di quello per i laici; membro del Pontificio consiglio per la cultura e di quello per la promozione della nuova evangelizzazione.

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