Sbarchi migranti: il nuovo corso

A Lampedusa sono sbarcati dalla Ocean Vicking gli ultimi immigrati rimasti a bordo. Il prossimo vertice tra Italia, Malta, Francia e Germania è decisivo per la definizione del nuovo modus operandi. Intanto continuano gli sbarchi autonomi

La nave non è entrata in porto, ma i migranti sono sbarcati. Gli 82 immigrati che, da sette giorni, si trovavano sulla nave Ocean Vicking, sono stati prelevati da imbarcazioni italiane della Guardia Costiera e trasbordati nell’isola di Lampedusa. Quasi tutti saranno trasferiti altrove, in Italia rimarranno 24 profughi.

È il primo approdo di migranti dal giorno della nascita del nuovo governo. Cosa è cambiato? Nessun divieto di ingresso nelle acque internazionali: la linea del nuovo ministro degli Interni, Luciana Lamorgese, è poco incline ai clamori. Più ai risultati. Un’interlocuzione avviata con gli altri Paesi europei ha permesso di ripartire i migranti che si trovano a bordo di quella nave. Metà degli 82 andranno in Francia e Germania (25 per cento ciascuno): 24 in Germania, 24 in Francia, 8 in Portogallo, 2 in Lussemburgo24 persone rimarrebbero in Italia. Si sta lavorando anche per gli altri. Per la prima volta, anche l’Irlanda avrebbe dato la sua disponibilità.

È la prova generale dell’atteggiamento che l’Italia intende assumere davanti ad ogni soccorso di migranti effettuato da navi umanitarie nel Mediterraneo che poi chiedono l’assegnazione di un porto sicuro. Si sbarca solo dopo la ripartizione dei migranti a bordo tra Paesi europei. Così è avvenuto per la Ocean Viking.

In questo senso, decisivo sarà il vertice del prossimo 23 settembre, a Malta. I ministri dell’Interno di Italia, Malta, Francia e Germania cercheranno di trovare una soluzione condivisa, che serva da parametro di riferimento per tutte le decisioni successive.

Il nuovo corso, però non piace a tutti. Ha già provocato la scontata reazione negativa dell’ex ministro degli Interni, Matteo Salvini, che ha tuonato, «Eccoli, porti aperti senza limiti». Anche il sindaco di Lampedusa, Totò Martello, non ha gradito la decisione di far sbarcare i migranti nell’isola: «Accoglienti si, cretini no. L’isola non può essere la soluzione di tutti i problemi». Martello ha ribadito che Lampedusa non può sopportare un eccessivo carico umano e che il centro hot spot di contrada Imbriacola non  può contenere tutti. La Ocean Vicking era più vicina alla Sicilia che a Lampedusa. Non c’era nessun motivo perché l’approdo non avvenisse in Sicilia.

I migranti erano stati soccorsi in mare l’8 settembre. Qualche giorno fa, una donna incinta, al nono mese di gravidanza, era stata trasferita in elicottero a Malta. Poco dopo ha partorito. Gli altri prenderanno terra a breve.

Ma insieme agli sbarchi dei migranti salvati in mare dalle Ong, ci sono anche i cosidetti “sbarchi autonomi”. C’è chi riesce a raggiungere le coste dell’isola a bordo di “barchini”. La mattina di ieri ha visto l’approdo di altri disperati: 12 sono arrivati vicino al porto di Lampedusa e sono stati subito bloccati. Hanno detto di essere tunisini. Altri 21 sono stati individuati nei pressi dell’Isola dei Conigli, la splendida spiaggia riserva naturale; 78 sono arrivati in porto su un barcone e sono stati soccorsi dalle motovedette della Guardia di Finanza; Ci sarebbero anche altri sei migranti, forse approdati sull’isolotto di Lampione. I migranti giunti autonomamente sono ben di più di quelli arrivati con la nave della Ocean Vicking.

La storia continua…

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