Savona, distrutta la sede dell’Autorità portuale

Un incendio ha mandato in fumo la palazzina inaugurata appena un anno fa. In salvo i 40 dipendenti, adesso si cercherà di accertare le cause del rogo. Stamattina ripresa l'attività portuale.

La palazzina sede dell’Autorità portuale di Savona, inaugurata nel maggio 2017 è stata posta sotto sequestro dall’autorità giudiziari, dopo che ieri alle 13.15 è andata completamente distrutta. In pochi minuti le fiamme partite dal tetto sono arrivate fino al primo piano e al garage e hanno bruciato sei auto, più un’altra quindicina che erano nel piazzale del porto destinate all’imbarco.

L’edificio si sviluppava su sei piani. Sono intervenute sul posto quattordici squadre di vigili del fuoco, provenienti anche da Imperia, Genova, La Spezia e Torino, che fino al tardo pomeriggio sono state impegnate nell’opera di spegnimento evitando che le fiamme potessero estendersi ulteriormente, visto che c’era il concreto rischio che aggredissero la parte di edificio dell’Autorità portuale che ospitava la reception e il vicino Bic (Business Innovation center).

Le 40 persone presenti al lavoro sono riuscite a mettersi in salvo, recuperando anche i dati e i documenti relativi all’ufficio. «Adesso si andranno a cercare le cause di questo incendio, che si presume sia partito dagli impianti del fotovoltaico posizionati sul tetto – ha spiegato Paolo Canavese, presidente dell’Autorità portuale Savona –, però il nostro primo problema è stato quello di verificare che tutti i dipendenti fossero usciti dalle varie uscite di sicurezza presenti. Abbiamo dovuto fare un controllo incrociato anche per appurare che non avessimo clienti: ci è quindi voluto un po’ di tempo. L’incendio è stato molto veloce. Nonostante ciò, sia da Genova che da Savona riattiveremo il prima possibile l’attività».

La palazzina era dotata di un allarme antincendio, che però non è scattato. Canavese spiega che se l’incendio è partito dagli impianti tecnici, probabilmente potrebbe aver messo in cortocircuito gli impianti. Subito le fiamme si sono sprigionate alte, investendo tutti i piani dell’edificio e una colonna di fumo si è diretta, spinta dal vento, verso le abitazioni. Ma non sembra abbia provocato problemi ai cittadini. «Il fabbricato è nuovo, i materiali sono certificati a norma. L’ARPAL è intervenuta prontamente: gli strumenti non hanno rilevato elementi preoccupanti», ha assicuratoCanavese.

Il porto di Savona è l’attività principale della città e dei dintorni, e sul territorio non ci si può permettere nessuna interruzione. «Abbiamo già parlato con la Compagnia portuale e con una parte dei terminalisti: hanno intenzione comunque di non interrompere le attività». Davide Spagnolo, dipendente dell’Autorità portuale, ricorda così la brutta avventura: «mi ha chiamato un collega per avvisarmi dell’incendio: all’inizio non ci credevo, poi uscendo ho visto il palazzo che stava iniziando a prendere fuoco. Fortunatamente è successo nella pausa pranzo, quindi buona parte dei colleghi era già fuori».

Durante i lavori di spegnimento è stata comunque creata una zona rossa estesa su tutta la piazza di fronte all’edificio ed è stato attivato il  blocco del varco portuale. Stamani l’operatività del porto è comunque garantita. Le istituzioni locali hanno messo a disposizione alcuni locali dove temporaneamente lavoreranno i dipendenti ormai senza postazioni, ma è già stato deciso che verranno ripristinati i vecchi uffici dell’Autorità portuale.

I più letti della settimana

Tonino Bello, la guerra e noi

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons