Sardegna: vince l’astensione

Bene il Centrodestra, male il Pd, molto male i Cinquestelle. Sull’esito delle urne ha pesato non poco la pandemia. Voto domiciliare per gli elettori risultati positivi al coronavirus
AP Photo/Andrew Medichini

Ancora una volta ha vinto l’astensione. Poco meno di due terzi dei 444.219 elettori si sono presentati ai seggi per le elezioni amministrative di domenica e lunedì, con il rinnovo di 156 amministrazioni locali.

Quattro i grandi centri interessati alle votazioni: Porto Torres, Nuoro, Quartu Sant’Elena e Sestu. Solo in questo ultimo comune la sindaca uscente, Paola Secci, è stata riconfermata con il 64,6% delle preferenze.

A Nuoro andranno al ballottaggio il primo cittadino uscente Andrea Soddu, di area centrosinistra e sostenuto da quattro liste civiche, e Pietro Sanna del centrodestra.

A Quartu Sant’Elena, alle porte di Cagliari, si sfideranno il candidato di centrodestra, Christian Stevelli, avanti di circa 8 punti e Graziano Milia di area centro sinistra, già sindaco dal giugno 1993 al marzo 2001.

Nel complesso l’esito di questa tornata elettorale premia il centrodestra, male il Pd, mentre il Movimento 5 Stelle sembra essere stato abbandonato dai propri elettori, non riuscendo ad affermarsi a Porto Torres, comune a guida pentastellata negli ultimi 5 anni, con un riscontro alle urne sotto il 10 per cento. L’8 e il 9 novembre per il secondo turno dovranno sfidarsi Alessandro Pantaleo per il centrodestra (39%) e Massimo Mulas (26%) per il centrosinistra.

In tutti gli altri comuni, al di sotto dei 15.000 abitanti, i sindaci sono già nel pieno delle loro funzioni, 35 amministrazioni avendo superato il quorum del 50% più uno dei votanti, hanno eletto il loro sindaco.

In tre paesi invece arriverà il commissario perché non è stato raggiunto il quorum del 50%+1 degli elettori per rendere valido il voto: Aritzo (Nuoro), Tadasunis (Oristano) e Villanova Tulo (Sud Sardegna).

Da segnalare che in quattro comuni del nuorese Talana, Belvì, Sorgono e Seneghe non è stata presentata nessuna lista e quindi sono commissariati.

Sull’esito delle urne ha pesato non poco la pandemia che sta toccando duramente la Sardegna, dopo lo tsunami, molto mediatico, e poco sanitario, della scorsa estate. Molti scrutatori chiamati al seggio hanno disertato e tra venerdì e sabato scorsi gli uffici comunali di molti centri hanno dovuto fare gli straordinari per trovare chi fosse disposto a rendere questo servizio agli elettori.

A Nuoro è stato consentito il voto domiciliare per gli elettori risultati positivi al coronavirus, in quarantena o in isolamento fiduciario.

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