Roma – Maputo, una comitiva mai vista

L’appuntamento è a Fiumicino alle 10 di un fine settimana. Partono 100 studenti di quattro licei romani, alla volta del Mozambico. Hanno un regalo per i bambini: una scuola. Ma anche una domanda: È proprio vero che la giostra della vita è benevola, o matrigna, a seconda se nasci di qua o di là del Mediterraneo? Hanno studiato per tutto l’anno, ora vogliono toccare con mano quello che hanno appreso da libri e giornali. Non sono soli, ovviamente. Sì, certo, ci sono i professori. Ma quella che si materializza nello scalo romano e che si accinge a salire sul volo Roma-Maputo è una comitiva insolita. C’è il sindaco Veltroni, che chiese ai ragazzi di impegnarsi per raccogliere fondi. Abbiamo voluto che i ragazzi di Roma vedessero cosa vuol dire essere bambini in Africa – spiega Veltroni -. Raccoglieremo fondi per aiutare questi piccoli; con milioni di questi progetti l’Africa può rinascere. Penelope, per chi è scomparso Marisa, una nostra lettrice di Cesena, è una di quelle mamme che ha subìto anni fa la sparizione di sua figlia Cristina di 19 anni senza avere più sue notizie, nonostante la sua indomabile tenacia nelle ricerche. Due anni fa ha immediatamente aderito all’idea del dott. Gildo Claps, anche lui provato dalla sparizione di sua sorella Elisa, di far nascere anche nella cittadina romagnola Penelope. È l’associazione delle troppe famiglie che vivono il dramma della scomparsa nel nulla di una persona cara, ma che non vogliono cedere allo sconforto e alla rassegnazione per mancanza di notizie. Lavorare per Penelope – ci ha detto Marisa – è per me come lottare per Cristina e aiutare le persone che sono in questa stessa situazione dolorosa e inumana, in questo buio assoluto su quanto è successo ad una persona cara. Nulla è più tragico del non sapere; la verità, anche la più cruda, ogni famiglia ha il diritto di saperla, per potersene fare una ragione. Proprio perché non ci si rassegni, anche a distanza di anni, all’accettazione di una burocratica archiviazione, e si continui invece a cercare ed indagare, si è costituita questa associazione, aperta ai familiari e agli amici di tutte le persone scomparse in Italia e delle quali non si ha a tutt’oggi traccia.

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