Rolling Stones, il primo amore non si scorda mai

Non han perso la voglia di ritrovarsi a suonare: ora davanti a platee sterminate, ora – come è accaduto per questo Blue & Lonesome – in un piccolo club, per il semplice gusto di farlo

Il gruppo più iconico e longevo della storia del rock è sempre stato un caso a sé. E continua ad esserlo, nel bene e nel discutibile. Tanto per dirne una, alla veneranda età di 73 anni, Mick Jagger è appena diventato papà per l’ottava volta (pur essendo già bisnonno), e nel frattempo ha lasciato la sua ultima compagna per una modella ventisettenne. Ma anche i suoi compari sono tutti sopra i 70, e tuttavia non han perso la voglia di ritrovarsi a suonare: ora davanti a platee sterminate, ora – come è accaduto per questo Blue & Lonesome – in un piccolo club, per il semplice gusto di farlo. Ma le 4 Pietre Rotolanti sanno che la routine infeltrisce anche i geni, così come sanno che per non rischiare brutte figure conviene esporsi di rado, e andare sul sicuro. Questi sacrosanti postulati bastano a spiegare questo ritorno discografico atteso da più di un decennio, e anche il fatto che anziché scodellare una nuova razione di canzonette da playlist, abbiano preferito cimentarsi con una manciata di classici del blues, giustappunto la musica che, all’alba dei ’60, trasformò un gruppetto di scapestrati londinesi in una griffe senza uguali. Una scelta assolutamente vincente, e non solo per questioni economiche: perché Jagger e soci contribuirono non solo a diffondere sul mercato dei bianchi i tesori sonori degli afro- americani, ma anche – innestandovi l’energia rockettara – a farli propri,  trasformando la dolenza che aveva generato gli originali in un’orgogliosa forma di rivendicazione: buona tanto per prendere le distanze dal perbenismo circostante, quanto per rivestire la propria vanità con un’aura socioculturale.

Blue & Lonesome è composto da una manciata di cover che paiono schizzar fuori da una vecchia radio a transistor, irradiando passione e sudore come ai vecchi tempi. E se per maneggiare certi capolavori senza passare per scimmiottatori da strapazzo occorrono un gran talento, mestiere e credibilità, allora con questo ritorno alle origini gli Stones ribadiscono al mondo di non aver perso nulla del loro carisma primigenio.

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