Rivelazione e natura

A proposito dell’articolo “Un cespuglio di cugini” di Giulio Meazzini pubblicato nel n. 15-16/2010.
Adamo ed Eva

Scimmie no. «Possibile che in una rivista cattolica si lasci parlare e scrivere che noi esseri umani ci siamo evoluti dalle scimmie?». Gesualdo Reale

 

Mistero. «Il cristiano, il cattolico di fede autentica non può non impegnarsi nel propagare almeno tre verità di fede, che la nostra madre Chiesa ci propone di credere. 1) L’uomo e la donna, la prima coppia umana, sono stati creati da Dio. Il modo specifico in cui ciò è avvenuto non ci è stato rivelato. 2) Il poligenismo, secondo cui il genere umano avrebbe avuto origine da più coppie, non è riconosciuto come “verità dottrinale della Chiesa”. 3) Il monogenismo, secondo cui tutti gli uomini discendono da una sola coppia iniziale, è “verità di fede”. La fede ci dice che l’uomo originale è stato creato da Dio, ma non può dirci come questo sia accaduto. La scienza studia l’inizio della storia umana, ma per ora non è in grado di dirci come questo sia potuto accadere. Come l’uomo sia apparso sulla Terra è dunque per noi tutti un mistero». Aldo Cioffi

 

Ci scusiamo perché, per ragioni di spazio, abbiamo tagliato le vostre lettere. Penso non si debba aver paura della scienza. Essa procede a piccoli passi, per tentativi ed errori, con osservazioni ripetute, teorie sottoposte alla verifica della comunità scientifica internazionale e risultati sempre provvisori. L’articolo in questione voleva appunto solo dare notizia di quello che la scienza, con i suoi metodi, sembra aver fino ad ora capito circa le origini dell’uomo, argomento complesso visto che nessuno di noi era presente in quel momento.

Per il credente non è sempre facile armonizzare le evidenze scientifiche con le convinzioni che derivano dalla propria fede. Anche perché di mezzo si pongono a volte ideologie o filosofie, del singolo scienziato o di parte della comunità scientifica, che pretendono di derivare da quei risultati (provvisori), visioni del mondo più o meno convincenti e disumanizzanti. Ma non bisogna scoraggiarsi, o rinunciare alla propria fede, o rigettare in toto la ricerca scientifica, perché sia le parole della Scrittura sia la natura provengono dallo stesso Dio, che non si contraddice e non ci inganna. Sta quindi alla nostra coscienza e alla nostra intelligenza, aiutata dal magistero della Chiesa, trovare con umiltà e tenacia la sintesi tra questi due “libri” aperti davanti ai nostri occhi. La scienza oggi ci dice che deriviamo da un “piccolissimo” gruppo di ominidi evoluti, vissuti in Africa orientale. La fede mi insegna che l’uomo è stato creato da Dio a sua immagine e somiglianza, “modellando” l’uomo con la “polvere” e soffiando nelle sue narici un alito di vita. C’è contraddizione tra queste due affermazioni? Forse no. E comunque, col tempo progredisce sempre più la nostra comprensione del significato della creazione e della rivelazione.

Giulio Meazzini

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