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Persona e famiglia > Felicemente

Riposare significa prendere noi stessi tra le braccia

di Maria Daniela Lonano

- Fonte: Città Nuova

La mente, quando non è continuamente sollecitata da impegni, compiti e problemi, connette idee casualmente e le consolida a conoscenze precedenti formando nuovi pensieri che aiutano al raggiungimento di soluzioni ottimali ai propri obiettivi.

Foto: Pexels

Lucio Anneo Seneca, il filosofo dell’antica Roma, scriveva: “Chi vive nella quiete sia più operoso, chi vive nell’operosità deve trovare il tempo di riposare. Segui la natura: ella ti ricorderà che ha fatto il giorno e la notte”. Dedicarsi del tempo lontano dal lavoro, dalla scuola, dallo stress di una vita molto impegnata è fondamentale per rivitalizzare la salute del vostro cervello. Negando al cervello una vacanza, automaticamente diminuirà la nostra abilità di pensare creativamente e risolvere problemi complessi. Con la stagione delle vacanze, ritempriamo i corpi, perché anche le membra hanno bisogno di recuperare vigore; ritempriamo la mente, poiché per consentire il pieno abbiamo necessità di vuoto; ritempriamo lo spirito, perché gli esseri umani hanno l’elevazione nel loro destino. Ritempriamo, cioè rinsaldiamo, irrobustiamo, tempriamo di nuovo. Temprare vuol dire rendere più forte, più vigoroso. L’origine della parola è latina: temperāre è il verbo antico da cui ha preso forma il nostro verbo più recente, cioè ‘mescolare nella giusta proporzione’. Il tempo del riposo ci tempera, cioè ci regola, riporta noi stessi in una nuova condizione di equilibrio.

Perchè una pausa fa bene al cervello?
Il lobo frontale (implicato nei processi di ragionamento, pianificazione, presa di decisione e giudizio) lavora in maniera più creativa quando il cervello non è sotto sforzo e non è sovraccaricato da molteplici pensieri. La mente, quando non è continuamente sollecitata da impegni, compiti e problemi, connette idee casualmente e le consolida a conoscenze precedenti formando nuovi pensieri che aiutano al raggiungimento di soluzioni ottimali ai propri obiettivi. Inoltre, corpo e cervello non sono equipaggiati per affrontare periodi di stress cronico, e necessitano di pause per ricaricarsi. Quando si è sotto stress cronico, il corpo rilascia l’ormone cortisolo, e livelli di cortisolo troppo elevanti possono danneggiare l’ippocampo, area del cervello deputata alle funzioni di apprendimento e di memoria. Ridurre lo stress è dunque la chiave per migliorare la performance cognitiva. Fare attività fisica, dormire meglio e di più, trascorrere tempo con i propri amici, aver contatto con la natura sono ottime strategie per ridurre lo stress. E qual è il momento migliore, se non la pausa estiva, per fare tutte queste cose? Al cervello, comunque, non è sufficiente una pausa solo estiva. Anche durante l’anno di lavoro sarebbe importante alternare momenti di lavoro a momenti di riposo e “potere e volere” “disintossicarsi” dalla tecnologia. Impariamo a spegnere tutti i device e a non rispondere, staccare veramente la spina. Possiamo dire che l’arte del riposo è una parte dell’arte del lavorare. Il senso di una vacanza, anche quando trascorsa a casa, dovrebbe essere quello di “spostare” la nostra attenzione su quanto sta accadendo, sulle persone che amiamo, su ciò che ci circonda, su noi stessi.

Immergiamoci in quello che stiamo facendo, si tratti di una passeggiata su di una spiaggia esotica o una cena con gli amici sul terrazzo di casa.

Questo essere radicati nel presente è chiamato mindfulness. Mindfulness è un concetto che deriva dal Buddismo e significa consapevolezza dell’esperienza che stiamo vivendo, in termini di sensazioni, emozioni, pensieri, parole, azioni e relazioni. La mindfulness è la capacità di rompere la routine e mantenere la nostra mente aperta, flessibile, curiosa, pronta a cogliere gli aspetti nuovi che si presentano. Una capacità che sarebbe auspicabile come generale dimensione di vita. Concluse le vacanze, introduciamo gradualmente gli impegni, dando priorità a quelli più importanti; cominciamo a prevedere momenti dedicati a noi (per nutrire le nostre emozioni e lo spirito) e, magari, anche all’impegno sociale; “partecipare”, fare del bene per la comunità e l’ambiente, fa sentire bene e utili e aumenta il proprio livello di felicità. Scriveva Leonardo da Vinci “ Di tanto in tanto sparisci, prenditi una piccola pausa, fai in modo che una volta tornato a lavoro il tuo giudizio sia più lucido. Prendi le distanze, perché così il lavoro diventerà un puntino; la maggior parte potrà essere assimilato in un batter d’occhio e l’assenza di armonia e le proporzioni saranno più facili da vedere. Buone vacanze a tutti.

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