Riparliamo di affido dopo lo scandalo

Una lettera collettiva delle associazioni familiari per rispondere ai gravi fatti emersi a Reggio Emilia

Gentile Direttore,
in queste ore stiamo assistendo a fatti che non saremmo mai riusciti ad immaginare.
Siamo certi che la giustizia farà il suo corso portando chiarezza sulla vicenda, chiediamo esemplarità nella pena, che non ci sia nessuno sconto per i responsabili di atti tanto gravi, perché con i bambini
non si scherza e perché, per colpa di poche persone, non si metta in dubbio una legge e un’esperienza che ha fatto a tanti bambini e a tante famiglie del bene.
L’apparato normativo che regola il sistema di tutela di bambini e ragazzi evidentemente ha bisogno di essere applicato nella sua completezza e sicuramente rivisto in alcune sue parti, ma questo richiede un dibattito sereno, che raccolga le esperienze di tutti gli attori del complesso sistema dell’affido familiare: servizi socio-sanitari, Tribunali per i minorenni, associazionismo, scuola.

Puntare ora il dito su uno di questi per cercare la falla del sistema non può portare a nessun risultato, se non quello di demotivare le famiglie a mettersi a disposizione di un bambino la cui famiglia è in
difficoltà.

Rilanciare l’affido oggi è più che mai necessario; da decenni ormai osserviamo come la rete familiare, che ha nel passato garantito la cura dei figli, si sia indebolita (famiglie sempre meno numerose, che
vivono distanti, necessità di lavorare tutti, disagio crescente, etc…).

Ma dal nostro punto di osservazione, la famiglia è ancora ciò che permette al Paese di non sprofondare, non solo perché le famiglie si autosostengono, ma anche perché si mettono a disposizione di quante tra loro sono in difficoltà.
Sono tante le belle e buone storie di accoglienza affidataria, progetti adeguatamente gestiti pur nelle difficoltà di un sistema fragile, che hanno garantito a tanti bambini la serenità necessaria per crescere in modo sano e alle loro famiglie di riprendersi da difficoltà che nella solitudine non
avrebbero superato.

Ma in questi giorni di ciò non si è parlato.

Le chiediamo quindi di raccontare anche queste belle storie, senza nascondere le criticità, come reale punto di partenza per riflettere sui limiti di una normativa che evidentemente non tutela fino in fondo i bambini. È necessario riconoscere l’impegno di tante famiglie che generosamente e
gratuitamente si mettono a disposizione, la serietà e il senso di responsabilità di professionisti e istituzioni che lavorano barcamenandosi nella mancanza di risorse. In questo modo siamo riusciti a
garantire un sufficiente grado di benessere a molti bambini. A volte, anche molto di più di sufficiente.

Oggi l’emergenza è punire quanti abusano del proprio ruolo, mettere mano al sistema chiudendone le falle, ma anche scommettere sul rilancio dell’affido.

Ringraziando per l’attenzione, le associazioni del Forum si mettono a disposizione per contribuire non solo ad una positiva narrazione dell’affido, ma anche per portare contributi e proposte al fine
di migliorare la legge 184/83 e le sue modifiche, perché l’istituto dell’affido possa essere un vero strumento di tutela e di prevenzione dell’abbandono per i bambini e di sostegno alle famiglie in
difficoltà.
Forum Nazionale delle Associazioni Familiari
Associazione Famiglie per l’Accoglienza
Ai.Bi. Associazione Amici dei Bambini
Azione per Famiglie Nuove
Associazione Comunità Papa Giovanni XXIII
Progetto Famiglia

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