C’è qualcosa di romantico nei ritorni. La sensazione di rivedersi dopo tanto tempo, con la stessa idea di mondo. Qualcuno immagina Restarting the Economy così: il ritorno di quelli che ad Assisi, nel 2022, hanno firmato un patto insieme a papa Francesco e che si ritroverano a Castel Gandolfo dal 28 al 30 novembre per riaccendere quella fiamma.
Ma la verità è che Restarting non è un ritorno, non è nemmeno una rimpatriata. È piuttosto qualcosa che assomiglia a un testimone che cambia mani. A un tempo nuovo che si annuncia, senza clamori, ma con la stessa radicalità dei grandi inizi. Perché da Assisi a oggi, The Economy of Francesco non si è mai fermata. La comunità che è nata dalla chiamata di papa Francesco a dare un’anima all’economia, ha continuato a camminare: nei progetti, nelle ricerche, nelle idee condivise a distanza. È cresciuta, si è allargata, ha trovato nuovi linguaggi e ha generato nuovi protagonisti.
Tanto che più della metà dei partecipanti che si ritroveranno a Castel Gandolfo non era presente ad Assisi nel 2022, e tra loro ci sono anche tantissimi giovani: ragazze e ragazzi di 17 o 18 anni, studenti di scuola superiore, in arrivo da vari paesi europei con i loro insegnanti. C’è chi sogna di diventare imprenditore sociale, chi di lavorare nelle istituzioni, chi ancora non sa. Ma si riconoscono tutti in un’intuizione semplice e potente: l’economia è una questione che riguarda la vita, le relazioni, il senso. E per questo va ripensata, radicalmente.
Molte scuole hanno scelto di accompagnare i propri studenti a Restarting. E diverse università — come la LUMSA — hanno deciso di sostenere la partecipazione di giovani studiosi e studiose, convinte che un evento del genere rappresenti un laboratorio straordinario di apprendimento. A Castel Gandolfo si ritroveranno da più di 60 paesi, quasi in 600 tra giovani economisti, imprenditori, changemakers, che si confronteranno su alcune delle grandi questioni del nostro tempo, alla luce del Giubileo biblico e dell’800° anniversario del Cantico delle Creature. Tre giorni intensi per ripensare l’economia a partire da parole che suonano sempre più necessarie: liberazione, restituzione, rigenerazione.
Il programma si muoverà tra sessioni plenarie — con ospiti come Sabine Alkire, Jennifer Nedelsky, Paolo Benanti, Massimo Mercati, Stefano Zamagni — e tantissimi workshop tematici. Ci sarà spazio per l’arte, con momenti spirituali e creativi, come la Global Gratitude Wall, opera collettiva di calligrafia in continua evoluzione. Per la riflessione e il confronto, con attività ospitate anche al Borgo Laudato Si’, nuovo spazio permanente dedicato all’ecologia integrale. Per la condivisione di esperienze, attraverso la grande esposizione della EoF Fair, che presenterà progetti, iniziative e ricerche nate nella rete di The Economy of Francesco.
Due sessioni speciali daranno voce direttamente ai protagonisti del cambiamento: Prophetic Voices for a New Economy, con testimonianze personali e visioni profetiche di economia; ed Extraordinary Ideas for the Economy of Francesco, raccolta di proposte imprenditoriali, iniziative sociali e intuizioni di ricerca selezionate tramite una call internazionale. Entrambe le sessioni saranno aperte al confronto con esperti e ospiti internazionali.
Il 24 novembre, nella sala stampa della Santa Sede, si è tenuta la conferenza stampa di presentazione di Restarting the Economy. Un percorso quindi che continua nel tempo e nel magistero, sostenuto dalla presenza del Dicastero per lo Sviluppo Umano Integrale. Al centro dell’incontro c’è stato l’annuncio del Fraternity Report 2025, il primo tentativo di rendere visibile la fraternità come dato economico: non solo valore morale, ma dimensione strutturale dello sviluppo.