Responsabilità per l’altro

Alla festa del Rinnovamento i movimenti per il bene dell’Italia.
Salvatore Martinez

Tra stanchezza e delusione per un panorama politico e istituzionale slabbrato, c’è chi continua a chiedere nuove leve da impegnare in politica. La richiesta non è di un partito né dei sindacati: Benedetto XVI si rivolge alle coscienze di tutti i cattolici e chiede di formare una nuova classe di persone che s’impegnino per la politica, a favore del bene comune.

Primo passo da fare è l’incontro e l’organizzazione; non basta più un rapporto d’amicizia, anche se consolidato. La ricetta giusta è quella di unire le capacità e i talenti per capire come muoversi. Ha questo sapore l’appuntamento dello scorso 30 ottobre a Rimini. Il Palacongressi ospita l’incontro annuale degli animatori del Rinnovamento nello Spirito, assieme agli invitati di altri movimenti.

 

Non è nuovo d’altronde l’incontrarsi tra movimenti: nella stessa sala, sullo stesso palco dove ora siedono Salvatore Martinez (Rinnovamento nello Spirito), Maria Voce (Movimento dei focolari) e Andrea Olivero (Acli), nel 2000 ci fu Chiara Lubich. Un incontro che segnava una tappa successiva dell’impegno promesso da quest’ultima, nella Pentecoste del 1998, in piazza san Pietro, a Giovanni Paolo II. Son passati più di dieci anni; ma l’impegno resta e si vuole attualizzarlo nell’oggi. All’appello urgente e impellente di fare qualcosa per l’Italia, Martinez chiarisce subito: «Si tratta di tornare a vedere la politica come responsabilità per l’altro; oggi noi – precisa – non fondiamo partiti né affondiamo partiti; noi oggi vogliamo tornare a far dialogare insieme ideali e interessi». Si tratta di una missione ben specifica per i movimenti e le aggregazioni laicali: «Fare un’azione dei cattolici per tutti – sostiene Andrea Olivero –, un’azione che parta dal basso per rinnovare l’agire sociale, per fare insieme una democrazia sociale».

 

Piano piano, la direzione da seguire emerge sempre più chiara e con essa la metodologia da adoperare: «C’è bisogno di agire in sinergia – evidenzia Maria Voce – e vi è la necessità di formare una nuova generazione perché nuovo oggi è l’impegno a vivere il Vangelo».

 

Insomma, c’è da rimboccarsi le maniche e lavorare insieme, tra l’altro basta seguire l’impegno di Maria, «la cristiana per eccellenza – continua la presidente dei Focolari – che ieri come oggi ci indica come fare».

Nel nuovo impegno non possono mancare i giovani: «Loro vogliono sentirsi costruttori della società, artefici del futuro del Paese – sostiene Maria Voce –, ma non vogliono sentirsi soli; così tocca a noi il compito di accompagnarli, di star loro affianco, non dinanzi». Si tratta, dunque, di continuare a tessere la rete di rapporti al servizio degli altri. Già in sala si stringono nuovi nodi con Raffaele Bonanni (Cisl), Natale Forlani (Forum delle associazioni cattoliche del lavoro) e Franco Pasquali (Retinopera). Anch’essi, presenti all’appuntamento romagnolo, hanno portato un saluto agli oltre tremila presenti, testimoniando l’amicizia fra le varie componenti del mondo cattolico.

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons