Questo sono io

Gigi D'Alessio e Lucio Dalla

Gigi D’Alessio ha fatto il pieno di ascolti con Questo sono io, andato in onda su Raiuno il 4 e l’11 marzo. Come recita il titolo, è stato uno show tutto cucito addosso all’artista e ai suoi fan. D’Alessio tra duetti, esibizioni e gag con gli ospiti, ha ripercorso la sua storia artistica, con il chiaro intento di sdoganarsi dal cliché dello scugnizzo del bel canto che lo accompagna dall’inizio della carriera.

Bisogna però distinguere tra il gusto musicale di ciascuno e la trasposizione televisiva delle proprie doti. Fiorello, Morandi e Celentano, hanno fatto dei loro one man show eventi irripetibili: possono piacere o meno, ma è indubbia la complessità e la ricchezza di un’espressione del loro talento, molteplice e in grado di intrattenere, divertire, far riflettere.

Non lo si può dire di D’Alessio: il suo show non ha proposto novità rispetto ad altri spettacoli mediocri. È vero che l’abbondanza di musica lo ha distinto in maniera positiva, ma è stata l’unica garanzia per tenere incollati allo schermo solo i fan di D’Alessio; tutto il resto è stato di una banalità che ha annoiato da subito. Ce ne siamo accorti quando, assieme alla cantante Noemi, si è cercato di far rivivere la splendida Cumm’è di Roberto Murolo e Mia Martini. Dispiace, ma l’originale era un’altra cosa.

Gigi D’Alessio sa cantare, certo; ma la tv l’accendono anche coloro che non vanno ai suoi concerti, e se non c’è altro di interessante il senso di tutta l’operazione viene meno. La stampa e la critica si sono rivolti a lui in modo eccessivo e forse crudele, ma è oggettivo il fatto che D’Alessio è un personaggio che fa discutere.

Da una parte i tanti fan qualcosa vorranno pur dire, dall’altra si nota una ricerca artistica che richiederebbe qualche sforzo in più, meglio ancora se accompagnata da una coerenza dentro e fuori le scene che non sta a noi giudicare, ma diventa un’esigenza se è lo stesso cantante a proporsi sempre, in modo più o meno spudorato, come la persona buona, semplice, l’amico di cui puoi sempre fidarti. D’altronde, è proprio questa, da sempre, la sua forza. Non è stato certo questo show a rispondere alle nostre domande.

I più letti della settimana

Chiara D’Urbano nella APP di CN

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons