Quelli della Scala

È stata la scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala a inaugurare il prestigioso Festival a Civitanova.
Quelli della scala

È stata la scuola di ballo Accademia Teatro alla Scala a inaugurare il prestigioso Festival a Civitanova, con coreografie tra le più note del repertorio contemporaneo: di George Balanchine, Angelin Preljocaj, William Forsythe, Jirí Kylián. Tema e variazioni, creato nel 1947 per il New York City Ballet, fu ideato da Balanchine per evocare quel periodo storico in cui il balletto russo fioriva grazie alle musiche di Caikovskij. Gli assolo di una coppia principale si alternano ai movimenti di dodici ballerine nella progressiva esecuzione delle 12 variazioni.

 

Su un palcoscenico semibuio Larmes blanches, del franco-albanese Preljocaj, vede due coppie evocare le trappole della vita quotidiana in cui scivolano le relazioni amorose, alternando gesti meccanici e spezzati a movimenti più rotondi e sinuosi. Il contrasto fra suoni ansiogeni, prodotti da voci distorte e dall’insistente ticchettio di un metronomo, e l’elegante atmosfera barocca delle musiche risalta anche nei costumi. Di Forsythe The Vertiginous Thrill of Exactitude sulle note della Sinfonia n. 9 di Schubert. Un vero e proprio divertissement in cui la tecnica classica viene sbilanciata di continuo attraverso un ritmo rapido accentuato dai rigidi tutù simili a corolle di fiori. Infine Evening Songs di Kylián, anima del Nederlands Dans Theater, con tre coppie che introducono elementi di danza folk sulle note di Dvorák. Capolavori.

 

Festival Civitanova Danza fino all’11/8.

 

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