Quella collega sempre presente…
«Da qualche tempo avverto una particolare simpatia per una collega. L'altra sera mi è capitato inavvertitamente di pensare alla gioia che provo a starle vicino. Mi sono preoccupato. Eppure con mia moglie c'è un bel rapporto
».
L.P. - Pavia
Talvolta alcuni nostri comportamenti possono essere generati da un inconscio bisogno di conferma della nostra identità sessuale o del nostro valore di persona, che può spingerci ad essere continuamente al centro dell’attenzione.
Cercare di conoscersi rappresenta sempre il punto di partenza. Poi, però, devi prendere in considerazione anche il rapporto con tua moglie. Pure se fosse, come dici, un bel rapporto, bisogna capire se esso non necessiti di una rispolverata, perché l’amore, come un fuoco, per ardere ha continuo bisogno di nuova legna. Magari possono esserci aspettative disattese, delusioni, che possono minare il nostro impegno di fedeltà, spingendoci inavvertitamente verso esperienze nuove. Per liberare il rapporto di coppia dal tarlo dell’abitudine e della monotonia, l’antidoto è far rifiorire il dialogo, cercando di comunicarvi le realtà più profonde, con un ascolto nuovo e sincero. Questo sarà un tesoro inscalfibile perché, quando l’altro sarà assente, la comunione costruita rimarrà e ci consentirà di avvicinarci a chiunque anche con un po’ del suo cuore.
Certamente non bisogna sempre allarmarsi, perché siamo fatti anche di sentimenti, ma questi vanno ben orientati con tanta prudenza per riuscire a portare avanti con impegno il vostro prezioso legame d’amore.