Quale immagine della donna sui media?

A Roma in un laboratorio civico di comunicazione si discute dell’immagine femminile che colonizza tv e pubblicità.
donne

«Perché ci lasciamo trattare così?» se lo chiede Lorella Zanardo, autrice del documentario Il corpo delle donne, guardando alle tante performance di vallette e letterine varie. Eppure queste immagini ormai appartengono alla nostra quotidianità, generano modelli a cui conformarsi, creano business per griffes di moda e prodotti di bellezza, diventano il lavoro a cui aspirare. Ma questa rappresentazione del femminile è davvero espressione del ruolo sociale delle donne?

 

La comunicazione ha indubbiamente un ruolo centrale nella nostra lettura del mondo. Da qui l’esigenza di capirne i meccanismi, interrogarsi sul funzionamento, entrare dietro le quinte per smontare gli specchi che deformano la realtà o che qualche volta le danno maggior risalto. Da questa esigenza è nato Puntolab, un laboratorio civico di comunicazione che a Roma riunisce registi, giornalisti, produttori di programmi televisivi, conduttori e attori, tutti impegnati nel creare uno spazio aperto al dialogo in città, per interrogarsi sull’uso e sull’influenza dei media.

 

«Vogliamo stimolare la partecipazione attiva di tutti quelli che per noi – spiega Elena Coppola (TV2000), tra le ideatrici del progetto – sono solo spettatori o lettori (o fan). Non più quindi oggetti passivi di fronte ai media, ma soggetti capaci di decodificare i tanti messaggi da cui siamo bombardati».

 

Il laboratorio, nato un anno fa, ha scelto in L’Altro: Identità e Relazione, uno slogan che è anche il programma di questi incontri bimestrali. «Vogliamo – spiega ancora la Coppola – che la comunicazione aiuti la conoscenza reciproca, solleciti il dialogo tra le parti, arricchisca il pensiero, generi idee e applicazioni nuove e condivise». 

 

Il prossimo appuntamento, focalizzato sull’immagine della donna, si svolgerà a Roma il 25 novembre, alle 18.30, presso il teatro della scuola, in via delle Fornaci 161. Un tema spinoso, quello della rappresentazione femminile, scelto proprio in occasione della giornata contro la violenza sulle donne. Nel corso della serata sarà presentato il documentario di Lorella Zanardo, commentato da autori, registi e pubblicitari. Le attrici Stefania Bogo e Francesca Giorgini evidenzieranno in alcune piéce teatrali alcuni stereotipi, mentre professionisti del mondo della tv smonteranno costruzioni artefatte e cliché e metteranno in luce quanto il “pianeta donne” contribuisca a progetti innovativi nei campi più vari: dalla medicina all’assistenza dei poveri, dalla letteratura al dialogo tra popoli, alla pace.

 

Il prossimo appuntamento, in gennaio, punterà ad indagare se il denaro è oggetto di possesso o possibilità di condivisione.

«Anche questo appuntamento del laboratorio – spiega Elena Coppola – si articolerà a più voci: ci sarà un momento critico, con schede filmate, un dialogo tra professionisti e cittadini e infine le proposte e il confronto, anche con esperienze di altri Paesi.

 

Puntolab ha ricevuto il patrocinio di due municipi romani, il II e il XVII, proprio perché inserito nel tessuto vitale della città e vuole davvero porsi al servizio della cittadinanza senza dimenticare la dimensione internazionale. Infatti il laboratorio propone un gemellaggio con l’Africa, attraverso il sostegno al progetto Africa Times News (www.africa-times-news.com). Si tratta un sito di news sull’Africa (ideato dal giornalista de Il Sole24ore Riccardo Barlaam), gestito direttamente da africani, e quindi indipendente, che si propone di colmare il vuoto di informazione proveniente da quel continente, dando, al contempo, lavoro ai giornalisti di diversi Stati africani.  Il  logo del mondo che sostituisce la “O” di Puntolab, non è solo una trovata grafica, ma una pratica quotidiana di chi vi lavora e di chi condivide il progetto.

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