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Italia > Elezioni regionali

Puglia: Decaro vince, l’astensione domina

di Luigi Laguaragnella

- Fonte: Città Nuova

Il nuovo presidente della Regione Puglia conferma il pronostico, ma meno della metà degli elettori si presenta ai seggi. Il dato dell’affluenza diventa il vero segnale politico, soprattutto tra i giovani sempre più distanti dalla partecipazione elettorale

Antonio Decaro nel suo comitato elettorale, Bari, 24 novembre 2025. Credit: ANSA/ Donato Fasano.

La vittoria di Antonio Decaro alla presidenza della Regione Puglia era preventivata e il 65% degli elettori ha solamente confermato il pronostico contro il 34% del rivale di centrodestra Luigi Lobuono.
La tornata elettorale, però, ha un altro vincitore annunciato: l’astensionismo.

Tra le tre Regioni in cui i cittadini sono stati chiamati alle urne, la Puglia è quella che non ha superato il 41% degli aventi diritto al voto, registrando il dato più basso. Al di sotto del 50% si sono fermate anche Campania e Veneto.

Se da un lato le previsioni non lasciavano presagire colpi di scena in terra pugliese a favore della vittoria del centrosinistra – anzi, della figura politica regionale che rispecchia maggior consenso –, dall’altro la disaffezione e il disinteresse per la politica si sono confermati dilaganti.

Accanto all’uomo forte che dal Parlamento europeo è tornato nella sua regione per prolungare il predominio del centrosinistra dopo l’era Emiliano e Vendola (candidato con Verdi e Sinistra, ma escluso dal consiglio regionale), le cabine elettorali sono state frequentate a singhiozzo.

Un senso di pacata rassegnazione è emerso anche tra le persone che si sono recate al seggio nei giorni 23 e 24 novembre. Spesso, dopo aver inserito la scheda nell’urna, hanno giustificato rapidamente il loro gesto appellandosi al senso di responsabilità come cittadini, pur affermando di non sentirsi rappresentati da alcun partito e mostrando comprensione verso chi ha scelto di non votare.

Forte è la delusione verso la classe politica. Senza dubbio, maggiore sensibilità al tema elettorale proviene dalla popolazione anziana: molte persone, pur limitate da malanni fisici, si sono rivelate esempio di coerenza, chiedendo anche informazioni sull’affluenza ai presidenti di seggio. Sono loro a incarnare ancora un senso di rispetto per il diritto al voto.

Eccezione fatta per pochi diciottenni accompagnati dai familiari, i giovani ai seggi erano una minoranza. Le nuove generazioni restano i grandi assenti quando sono chiamate a esprimere le proprie preferenze. Su questo dovrebbe interrogarsi l’intera classe politica: meno etichette, più ascolto. I giovani non si sentono identificati, e non può essere solo responsabilità loro. In fondo, le manifestazioni e l’impegno sui grandi temi sociali e geopolitici dimostrano che i giovani possono giocare un ruolo determinante.

Il neogovernatore Decaro, sin dalla campagna elettorale, punta a valorizzare le risorse giovanili offrendo proposte che permettano loro di crescere nella propria regione. Ma particolare attenzione sarà inevitabilmente posta sulla questione dell’ex Ilva e sulla sanità. Proprio sulle liste d’attesa delle visite mediche è stata posta l’attenzione fin dalle prime battute, con la proposta di tenere aperti gli ambulatori fino alle 23 e anche nei giorni festivi.

Mentre i tempi per la formazione della giunta si allungano, Decaro – a poco più di una settimana dal voto – ha visitato il presidio territoriale assistenziale di Noci (Bari) per parlare con gli operatori sanitari e ascoltare i pazienti.

In un Paese che invecchia, obiettivamente, l’apparato sanitario va reso più efficiente possibile, nel minor tempo possibile.

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