Prove tecniche per un governo possibile

Due giorni di colloqui, poi domani l'incarico esplorativo. Nessuna ipotesi appare chiara, ma non si può escludere una soluzione. A sorrpresa
Boldrini Napolitano Grasso

Mercoledì prima giornata di colloqui. Napolitano incontra per primo il presidente del Senato Grasso e, a seguire, la presidente della Camera Boldrini. Sia l’uno che l’altra, uscendo, rilasciano dichiarazioni pacate: preoccupazione istituzionale (condivisa con il capo dello Stato), ed auspicio perché si possa pervenire in tempi brevi alla formazione del nuovo governo. Poi tocca, in sequenza, ai gruppi misti delle due Camere, alla Südtiroler Volkspartei, a Fratelli d’Italia, alle minoranze linguistiche della Val d’Aosta, che non si sbilanciano più di tanto sul contenuto dei colloqui, limitandosi ad esprimere la previsione della nascita di un governo di scopo.

Dopo il pranzo, le consultazioni sono riprese al pomeriggio, iniziando con il gruppo delle Autonomie locali al Senato, passando per il gruppo di Sel alla Camera e concludendo con i gruppi di Scelta Civica (alla Camera e al Senato). Vendola non ha dubbi e afferma decisamente che «l’incarico spetta a Bersani». Assente Monti, é il portavoce di Scelta Civica Olivero a ritenere possibile e doveroso portare avanti il lavoro avviato dal governo uscente sul fronte del risanamento e della crescita attraverso «l'assunzione di responsabilità delle principali forze politiche disponibili sulla strada dell'Europa e delle riforme».

La giornata di oggisarà decisamente più impegnativa per Napolitano. Inizierà con incontrare il Movimento Cinque Stelle (della delegazione faranno parte anche Grillo e Casaleggio), poi toccherà a Pdl e Lega Nord (insieme). Le consultazioni si concluderanno nel tardo pomeriggio con i gruppi parlamentari del Pd. Le posizioni sono note (e distanti). Il M5S non è disponibile a votare la fiducia ad alcun governo che non sia il proprio. Il Pdl vuole un governo di larghe intese, che i montiani non disdegnerebbero, ma di cui il Pd non vuol neanche sentir parlare. Se ne esce solo con qualche passo indietro, da parte di tutti.

Il presidente della Repubblica valuterà, certamente, tutte le strade percorribili per assicurare comunque la nascita di un governo per il Paese. Sarà una impresa ardua. Speriamo non sia missione impossibile. E che magari venga fuori una soluzione a sorpresa.

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