Profumo di finali nei tornei europei

Le coppe europee di calcio sono arrivate alla vigilia delle finali. Non sono mancate le sorprese, come le eliminazioni di squadre eccellenti accreditate dai bookmakers, come il Barcellona, il Bayern Monaco, il Paris Saint-Germain, la Juventus (schiacciasassi nel campionato italiano e finalista in Champions la scorsa stagione)
Lo stadio Santiago Bernabéu di Madrid durante la semifinale di Champions League tra Real e Manchester City

C’è qualcosa che induce a riflettere nella prossimità del campionato europeo: ed è il confronto tra il calcio italiano e quello spagnolo nelle coppe europee. Non c’è partita.

 

In Champions League, delle tre squadre italiane partecipanti, la Lazio è stata eliminata già ai preliminari (passando ai sedicesimi dell’Europa League), mentre la Juventus e la Roma sono uscite agli ottavi di finale.

 

In Europa League, delle tre squadre italiane partecipanti, la Sampdoria è stata eliminata già ai preliminari, mentre Napoli e Fiorentina sono uscite ai sedicesimi di finale. La Lazio, ha superato i sedicesimi di finale ma è poi stata eliminata agli ottavi.

 

Quindi nessuna delle sei squadre italiane impegnate nelle coppe europee è riuscita a raggiungere i quarti di finale, né in Champions né in Europa League.

 

Per contro, le tre squadre spagnole partecipanti alla Champions League sono tutte approdate ai quarti di finale. Una delle tre, il Barcellona, è  stata eliminata ai quarti da un’altra delle squadre spagnole, l’Atletico Madrid, che ha raggiunto le semifinali assieme al Real Madrid (nella foto lo stadio Santiago Bernabéu di Madrid durante la semifinale tra Real e Manchester City). Entrambe queste squadre (che sono in testa a pari punti nella prima divisione spagnola a due giornate dalla fine) hanno poi vinto le rispettive semifinali e disputeranno la finale in un derby tutto spagnolo, per meglio dire tutto madrileno, a Milano il 28 maggio.

 

Anche in Europa League, le tre squadre spagnole partecipanti sono tutte approdate ai quarti di finale. E pure in questo caso, una delle tre, l’Atletico Bilbao, è stata eliminata ai quarti da un’altra delle squadre spagnole, il Siviglia, che ha raggiunto le semifinali assieme al Villareal. Quest’ultima è stata eliminata, mentre il Siviglia ha superato la sua semifinale approdando per la terza volta consecutiva alla finale di questo torneo, che ha già vinto quattro volte (di cui due nelle ultime edizioni).

 

Una prima notazione: il Siviglia è appena 7° nel campionato spagnolo di prima divisione a due giornate dalla fine (oltre 30 punti dietro le prime tre: Barcellona, Atletico Madrid e Real Madrid), ma sarà chiamato a disputare ben due finali in quattro giorni: la finale dell’Europa League a Basilea contro il Liverpool il 18 maggio, e poi la finale della Coppa del Re spagnola contro il Barcellona il 22 maggio.

 

Una seconda notazione: su 52 partite disputate nelle coppe europee dalle squadre spagnole, ben 46 sono state vinte, e alcune di quelle perse sono state ad opera di altre squadre spagnole.

 

Una terza notazione: nell’ultimo anno le squadre spagnole hanno dimezzato il debito primario dei propri bilanci societari. Non sarà forse anche questo un indice significativo della forza del calcio spagnolo?

 

Possiamo consolarci con i successi dei nostri allenatori nei campionati esteri: Claudio Ranieri, che ha portato il suo Leicester City alla vittoria storica nella Premier League inglese, e Diego Simeone, che con il suo Atletico Madrid contende il titolo nazionale spagnolo a Real Madrid e Barcellona e quello europeo al Real Madrid. Un pizzico di orgoglio italiano.

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