Profezia e sorprese

Assisi 2011 è la conferma della profezia di Assisi 1986.
L'incontro delle grandi religioni ad Assisi 2002

Assisi 2011 è la conferma della profezia di Assisi 1986. Si trattò di un’intuizione di Giovanni Paolo II. Per Wojtyla era chiaro che nelle religioni sta la chiave per il futuro del mondo. Il segreto per la pace è nei loro insegnamenti ed è nello sforzo di viverli che i fedeli trovano la via per esserne artefici. Assisi ’86 aprì un immenso cantiere nel quale si sono via via impegnate persone di ogni fede e cultura.

 

Questi venticinque anni non sono stati facili, anzi, spesso, sono stati segnati da scoraggiamento e delusioni. Accanto alla profezia di Assisi, lo Spirito, sempre ricco e imprevedibile, ha promosso carismi, che hanno preparato quella giornata e contribuito a tenerne l’esperienza viva e a diffonderla. Fra questi, Chiara Lubich, già nel 1967, a contatto con una tribù di religione tradizionale africana, aveva intuito che il Movimento dei focolari avrebbe avuto a che fare con credenti di fedi diverse dal cristianesimo. Dieci anni più tardi, durante il conferimento del Premio Templeton a Londra, alla presenza di ebrei, musulmani, indù, buddhisti, sikh e cristiani, quell’impressione divenne certezza che gli uomini, figli dello stesso Padre, possono vivere come fratelli.

 

Sono seguite aperture impensate con seguaci delle tradizioni religiose più diverse: in Giappone, Thailandia, Algeria, Stati Uniti, Argentina, India. Fatti ed esperienze di fratellanza, di fronte ai quali non si può nascondere – come la Lubich disse a Caux nel 2003 – «la sorpresa nel vedere come il sentiero spirituale sul quale Dio ci ha condotto si incroci con tutte le altre vie spirituali anche di fedeli di altre religioni. (…) Pur mantenendo la nostra identità, ci permette di incontrarci e comprenderci».

 

Proprio la capacità di coniugare identità e dialogo è stata una delle espressioni più originali dell’intesa profonda tra Giovanni Paolo II e Chiara Lubich, segno della profonda sintonia fra il carisma di Pietro e i doni dello Spirito all’umanità. Benedetto XVI al cammino di pace ha aggiunto ora quello verso la verità, fondamentale per un incontro fra fedeli di diverse religioni, che diventa sempre più incontro di culture.

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