Priscilla: le illusioni di gioventù

Chi era veramente Elvis Presley? Sofia Coppola ci prova a raccontarlo in "Priscilla". Dall’ottica femminile
L'attrice Cailee Spaeny al London Film Festival, 9 ottobre 2023. Ansa EPA/NEIL HALL

Come è facile a 15 anni innamorarsi di un’icona mediatica nel 1959, e ancora oggi. Priscilla incontra il divo in Germania mentre lui si trova su una base americana: è bello, vivo, delicato. Ricercatissimo. Lei vive tra casa e scuola, genitori amorevoli ma severi. L’approccio tra i due è calibrato da parte di lui – che recita la parte del bravo ragazzo – entusiasta, eccitato da parte di lei. Le cose vanno avanti, la ragazza vola in America a Glaceland, la tenuta da sogno, dove il clan Presley – madre, padre, parenti, amici – la accoglie. I due si frequentano, si amano, lei dipende in tutto da lui: come si muove, si pettina, si veste, lo adora. Lui è spesso in giro con la band, gira film con donne bellissime, ha delle storie a cui lei fa finta di non credere: è un’innamorata, tutta presa da lui. Ma passa momenti di noia e di solitudine, guardata a vista. Si sposano, hanno una bambina, sembra tutto una favola di cristallo.

Ma la star si rivela lentamente per un personaggio che ha le sue oscurità, i tratti infantili, le dipendenze da droga e alcol. Vi si immerge anche Priscilla. Con il tempo però le cose cambiano: la convivenza diventa difficile, divorziano, anche se lui rimane “l’amore della vita”. Cosa è successo? La ragazzina è diventata donna, desidera la propria indipendenza.

La regista evoca e descrive con rara sensibilità e delicatezza il rapporto tra i due nelle diverse fasi, analizza la lenta crescita della personalità di Priscilla (una bravissima Cailee Spaeny), presenta il lato oscuro della star con le ombre pesanti (Jacob Elordi) che appare spesso nella sua ambiguità egocentrica. Disegna con gusto un mondo luccicante ma superficiale e pericoloso per la serenità di chiunque, Priscilla prima di tutto. È interessante come la regista costruisca fluidamente i diversi passaggi caratteriali della coppia dove la società che li circonda sembra quasi un coro melodrammatico, e sottilmente tragico.

Ma nessuna retorica, solo lo sguardo femminile sulla star debole e famosa, possessiva e crudele ben diversa dalla versione solare dell’Elvis di Austin Butler nel 2022. E sulla necessità, anche in amore, per la donna di saper essere sé stessa. Vale per tutte le ragazze che si innamorano delle star. Esce il 28.

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