Primarie in Liguria, vince Paita tra le polemiche

L'attuale assessore regionale ha superato di 4mila voti lo sfidante Sergio Cofferati, che non ha accettato la vittoria e ha presentato ricorso denunciando gravi irregolarità
Raffaella Paita

Pare stiano rientrando, le polemiche che hanno animato i primi giorni della settimana, legate al risultato delle primarie organizzate per scegliere il candidato del Pd alla guida della Regione Liguria nelle elezioni di questa primavera prossima. Polemiche tutte interne al partito democratico, dove i due sfidanti  alla futura poltrona di presidente, Sergio Cofferati classe 1948, attualmente membro del Parlamento europeo, e la spezzina Raffaella Paita classe 1974, attuale assessore regionale, non hanno fatto risparmio di fendenti a tutto campo. Complessivamente, hanno votato per le primarie del Pd quasi 55mila elettori liguri. Raffaella Paita ha totalizzato 28.917 voti contro i 24.826 di Sergio Cofferati.

La vittoria della Paita non è stata accettata da Cofferati, sconfitto con quattromila voti di scarto. L'ex sindaco di Bologna, infatti, aaveva fatto sapere di voler fare ricorso agli organi di garanzia del partito, e addirittura voleva chiamare in causa la procura della Repubblica. L’ex segretario della Cgil vedeva, infatti, «gravi irregolarità nello svolgimento del voto» e portava l’esempio di Albenga, dove avrebbero votato tanti extracomunitari, così come  alla Spezia, a Lavagna e in alcuni quartieri di Genova. Inoltre avrebbero votato Piata elettori del centrodestra. E davanti a questo quadro Cofferati denunciava la  violazione delle regole delle Primarie.

Così al Collegio regionale dei garanti per le primarie sono giunte le segnalazioni dell’europarlamentare, ma attaulmente tutto pare destinato a rientrare. Un fatto è certo però, il terremoto Paita smonta il quadro del Pd ligure, offrendolo a nuove e impreviste alleanze. «Ho vinto in 3 province su 4 con uno scarto enorme, adesso lavorerò per l’unità del Pd e per affrontare al meglio la sfida delle Regionali, saranno anni rock». Così la Paita, ma le regionali sono alle porte e le alleanze potranno avere effetti destabilizzante notevoli.

Sel, ad esempio, ha detto che non le darà l’appoggio, mentre Rc è pronta a creare un’alternativa. Sulla possibilità di perdere pezzi a sinistra Paita afferma: «Lavorerò per cercare di aggregare la coalizione anche con Sel e Rc. Naturalmente mi dedicherò molto anche a parlare agli elettori di sinistra. Se è possibile costruire una coalizione con loro, bene. Altrimenti lavorerò su contenuti che abbiano anche un’attenzione ai temi di sinistra. Tutto sempre con un ruolo forte del Pd come asse riformista della coalizione».

Certamente si tratta di rivedere nuove strategie e nuove alleanze. Ci saranno sorprese non piccole, dice chi è dall’altra parte e guarda verso la Lega Nord, i 5 stelle, e la stessa Forza Italia. Saranno mesi intensi che sicuramente impegneranno tutte le segreterie dei partiti e non da ultimo quello della Paita, che sogna di essere la prima donna presidente di Regione e non esita ad ammetterlo: «penso alle elezioni regionali, alla costruzione della coalizione di centrosinistra e a preparare il programma per questa sfida». E pensa poi a recuperare sull’unica provincia, Genova, dove per lei il risultato non è stato al massimo. «È la mia grande sfida per i prossimi anni. In questi quattro anni ci siamo dedicati più a unire le periferie che a svolgere un’azione diretta sul comune di Genova. Ha contato anche un’articolazione diversa delle posizioni, una differenza di vedute tra amministrazioni di Genova e della Regione Liguria. Questo per me è uno sprone per dedicare più attenzione al ruolo di Genova che nei prossimi anni deve tornare a essere grande».

Certamente le polemiche interne, le alleanze da stipulare, i programmi, sono la vita quotidiana della politica, ma la Liguria è in emergenza da anni, con il dissesto idrogeologico e la disoccupazione che miete forza lavoro da tutte le parti. Chissà se chi deve preparare il programma di governo per i prossimi anni saprà dare priorità a queste voci. Probabilmente chi lo farà sarà premiato.

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