Prima di tutto prevenire

Stiamo entrando in un bar per un veloce caffè quando ci passa avanti una donna. Si avvicina alla cassa con un biglietto da cinquanta euro che cambia in monete da uno, e comincia a giocare ad una slot-machine. Niente che succeda intorno la raggiunge più… Il mio amico, colpito da quel comportamento che appare chiaramente inveterato e compulsivo, sbotta: Ma perché non si fa una legge che impedisca queste situazioni?. È vero, una situazione di debolezza di questo tipo non può trovare in sé la forza della propria risoluzione e chiama in causa la dimensione sociale. Ma una volta ancora mi appare chiaro che non dobbiamo chiedere alla politica, al legislatore interventi di questo tipo. Ne abbozzo qui almeno tre ragioni. L’opportunità vera della politica non è quella di porre divieti a valle, ma è prima di tutto di prevenire a monte. Il vero compito del diritto è accompagnare la società verso uno sviluppo in cui tutti e ciascuno trovino la propria realizzazione. Il modo peggiore per affrontare un problema è farlo sotto la spinta dell’emergenza, situazione che purtroppo è divenuta norma in Italia. Un buco, una toppa; si ignorano le cause, non si affronta la complessità e non si raggiunge quindi la soluzione. Le leggi tampone frammentano gli ordinamenti in innumerevoli pastoie, richiedono estenuanti revisioni che rendono incerto il diritto e impossibile il suo rispetto. Di fronte poi alla debolezza valoriale che si evidenzia ormai in ogni dove, scorgo sempre più una pericolosa tentazione. Chi sta già facendo la propria parte nella società per comportarsi secondo princìpi etici forti, tende oggi a spostare le proprie aspettative dalla società alla politica. Di fronte alla difficoltà di mantenere unite le famiglie, di pensare bene sociale, di crescere giovani alla costanza dell’impegno, invece di aumentare il livello etico complessivo della società, dentro le famiglie, tra gli educatori, nelle associazioni, nella categorie professionali, si chiedono ad un’assemblea legislativa barriere di difesa, maggioranze etiche ormai inesistenti dentro la stessa società. Ma avere politici guidati da una coscienza retta è il risultato di un lavoro che interessa tutta la società. L’unica possibile soluzione credo sia far ritrovare alla signora slot machine dipendente una trama di rapporti in cui il barista, il vicino di casa, il collega di lavoro distratto, la famiglia e un servizio socio-sanitario adeguato la accompagnino nel ritrovare la sua dignità. Nella composizione di questo mosaico ciascuno di noi può apporre il suo tassello.

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