Presepi: la nostra passione

Compie quest’anno 20 anni la Mostra internazionale dei presepi di Monte Porzio Catone nata da un manipolo di ragazzi per sogno e per azzardo

Spesso ci si lamenta quando in un Comune non c’è un bilancio florido che impedisce iniziative e attività, senza contare le attività basilari di competenze istituzionali (lavori pubblici, servizi sociali, ecc.) Ma a volte la mancanza di “pecunia” può essere in qualche modo sopperita da una risposta forte e concreta della comunità cittadina. È un’esperienza vissuta a Monte Porzio Catone tra la fine degli anni ’80 e l’inizio degli anni ’90 dove diversissime iniziative che nel tempo sono diventate durature ed importanti sono arrivate dalla spinta di singoli cittadini o da gruppi associati che hanno offerto idee e ampia collaborazione ad un’amministrazione che ha avuto la capacità di accogliere e ascoltare. Una di queste oggi compie 20 anni e all’inizio sembrava più che un sogno, un azzardo. Il “Gruppo Amici del Presepe” di Monte Porzio Catone che era nato nel 1989, grazie alla volontà di alcuni ragazzi, allora poco più che maggiorenni, con un’innata passione per l’antica tradizione dell’arte presepiale e una buona dote di fantasia e manualità.

Questi giovani hanno dato seguito ad un progetto all’interno di un’antica confraternita della cittadina, quella del SS.mo Sacramento, che ha fatto crescere le attività e la qualità del lavoro dei ragazzi, grazie al sostegno continuativo.

L’appartenenza del gruppo alla confraternita non è casuale ed assume un particolare significato soprattutto se si considerano gli scopi dello statuto della stessa associazione in cui il presepe e le tradizioni legate al Natale rappresentano un valore da conservare e preservare nel tempo. L’esempio è il presepe con personaggi a grandezza naturale che la confraternita possiede risalenti al 1700 .

L’unico e principale obiettivo di questi giovani è stato fin dal primo momento, quello di divulgare l’arte dei presepi non solo come riscoperta e mantenimento di tradizioni, che vanno ormai perdendosi, ma anche come momento importante di aggregazione e socializzazione. La motivazione scatenante sicuramente è derivante dall’amore per la loro città che li spinge a far conoscere il nostro territorio nei suoi diversi aspetti anche i più particolari. Il gruppo è dotato di un locale laboratorio, messo a disposizione dalla parrocchia, che nel corso degli anni è diventato, anche grazie agli interventi del gruppo, un punto di riferimento per i presepisti.

Nei primi anni i ragazzi hanno partecipato a diversi corsi di perfezionamento presso l’Associazione italiana amici del presepe, raggiungendo così una buona tecnica realizzativa ed imparando ad usare diversi tipi di materiali da quelli comunemente utilizzati nel presepe a quelli meno consueti.

Nel corso degli anni il gruppo ha organizzato corsi di tecnica presepiale, atteso dai presepisti ed appassionati che vede ogni anno una sempre maggiore affluenza e partecipazione per la qualità dei maestri, legata anche all’ interessante programma delle lezioni. Molte negli anni sono state le occasioni di esportare le proprie opere al di fuori del loro Comune. Ma veniamo al sogno e all’azzardo.

Vista questa passione e questa spinta si propone loro di allestire nel 1998 la prima Mostra internazionale dei presepi. Le location della mostra erano molto particolari. Essendo Monte Porzio Catone un territorio altamente vocato al vino – che pur chiamandosi “Frascati”, tante vigne e cantine sono in questo Comune a poca distanza dal Comune tuscolano che dista meno di 3 km. –   i presepi erano allestiti in vecchie cantine che davano un’atmosfera che univa magia a magia. Inaspettatamente, ma non troppo, alla prima edizione vi è stata una grande affluenza di visitatori che ha subito indotto sia il Comune che i giovani presepisti ad insistere sulla manifestazione e a migliorarla, contattando i maestri della scuola napoletana e molte ambasciate dei 5 Continenti, le quali hanno sposato in pieno l’ idea aderendo con entusiasmo alla mostra.

Oltre ai presepi di dimensioni “normali”, nel paese laziale tutti aspettano la notte di Natale per assistere presso il Duomo, l’apertura del grande presepe artistico di circa 40 mq un’opera alla quale i ragazzi si dedicano sin dai primi giorni di Settembre. L’ambientazione di questo presepe cambia ogni anno.

Tra le opere che sono state create in questo ventennio si ricorda la ricostruzione di piazza San Pietro nel 2000 per il Giubileo, con una perfezione dei particolari quasi maniacale tanto da far gola ad esperti oltre oceano, le ricostruzioni della Roma Sparita del ‘800 e gli indimenticabili scorci di Monte Porzio tra cui le vie e le piazza del centro storico, l’eremo di Camaldoli Villa Mondragone, oltrechè altri borghi splendidi quali Bagnoregio, Bolsena, Greccio, Assisi…

La vitalità di questo gruppo sta molto nella voglia di stupire ogni anno il visitatore con idee nuove e ambientazioni sempre diverse, con lo scopo di lasciare nella memoria qualcosa che rimanga di indelebile nel tempo, aiutandolo a riscoprire il vero senso del Natale.

Inoltre la voglia di contribuire alla realtà del proprio Paese ha dato impulso anche per una più attiva partecipazione civica tanto che uno dei “ragazzi”, oggi siede in Consiglio comunale.  L’effetto della mostra sul Paese è stato straordinario ed è andato oltre i confini comunali. Lo scorso anno, ad esempio, il primo canale della tv tedesca ha fatto un servizio di 7 minuti andato in onda la sera di Natale dopo aver soggiornato a Monte Porzio, una settimana per cogliere il vero cuore della preparazione e del lavoro. Il clima che si respira nelle serate passate insieme è pieno di allegria e amicizia, oltrechè di quella rigenerante fatica di dare forma ad un’idea e ad una suggestione. Grande emozione in una domenica dei primi di dicembre di quest’anno per il taglio del nastro della ventesima edizione. Quest’anno si sono trovate altre significative location quali una vecchia cisterna ripulita per l’occasione e il Museo della Città tra affreschi e statue romane. Sempre numerosi gli artisti presenti, tra cui uno noto ai lettori di Città Nuova, Roberto Cipollone, in arte Ciro con le sue zappe “viventi” e gli altri scarti che lui trasforma in materia d’arte.  Allora buon ventesimo compleanno Mostra internazionale dei presepi di Monte Porzio Catone

 

 

 

 

 

 

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