I presepi della Liguria

Da Genova ad Arenzano, da Taggia a Manarola, tutta la regione è costellata di rappresentazioni della nascita del bambino, una più bella dell’altra

Non ha la magia del presepe napoletano certamente, ma anche Genova ha una antica tradizione di presepi. Basti pensare che nel settecento era sorta una scuola di presepe e di conseguenza nella città c’erano un’infinità di botteghe artigiane; se ne possono ancora trovare alcune nei carruggi del centro storico, piccole, minute ma con una ricchezza di particolari nelle statue, nelle casette, nelle figure dei pastori e dei magi da far invidia.

 

Genova, e la Liguria coi suoi presepi, attirano in questo periodo un gran numero di visitatori. «Il presepe è il simbolo più bello, caro, dolce del santo Natale, non deve sparire». Così il cardinale Angelo Bagnasco si è rivolto ai giornalisti per il tradizionale messaggio di auguri alla città, alla diocesi e al Paese. Il presepe, ha detto, «deve essere incentivato per i bambini, per i giovani, gli adulti, gli anziani, le famiglie, per tutti, perché è una immagine estremamente significativa, incisiva e vedere la grotta con le figure della sacra famiglia e dei pastori è un messaggio che nessuna predica, nessuna omelia può ripetere, è un messaggio che arriva al cuore».

 

Per Bagnasco l’immagine del presepe, «che ci ha lasciato in modo particolare san Francesco, deve essere assolutamente riproposta, ripresa ovunque, perché è un messaggio universale di tenerezza, di bontà, di mitezza e di salvezza, ricorda ai credenti che il figlio di Dio è venuto per salvarci dalle nostre solitudini, per restituirci all’amore del padre, e quindi all’amore fraterno».

 

Lasciandoci guidare dalla tradizione abbiamo visitato alcuni dei più suggestivi presepi della città e della nostra regione. Cominciando da quello del Santuario di Nostra Signora Assunta di Carbonara, che presenta un centinaio di sculture lignee o in costume d’epoca (databili dal XVII al XVIII secolo) in un’ambientazione assai scenografica della Genova antica, dove si riconoscono chiaramente molti luoghi cittadini.

 

Al Santuario del Bambin Gesù di Praga ad Arenzano si può visitare il presepe in ceramica con tre diversi scenari: nel primo viene rappresentata la realtà al tempo di Gesù; nel secondo il passato più recente, con la Liguria e i suoi colori tipici. Infine nel terzo scenario è rappresentato il XX secolo. A Pentema, una piccolissima frazione sulle alture di Torriglia (Ge) il presepe è ambientato all’interno del paese tra i vicoletti, le case antiche, le aie: i personaggi a grandezza naturale indossano costumi d’epoca e sono riprodotti durante l’esecuzione dei mestieri alla fine del XIX secolo.

 

Poi vi è quello della Parrocchia di Sant’Antonino Martire di Cesino, allestito nella cripta della chiesa, con una rappresentazione tradizionale dei luoghi dell’entroterra genovese. Caratteristiche principali sono la presenza d’acqua in torrenti e cascatelle, le statuine in movimento, i suoni di fondo dell’alternarsi giorno/notte e la cura messa nella realizzazione delle tipiche case liguri fino nel dettaglio dell’arredamento delle stanze.

 

A Taggia Città del Presepio, è allestito tutto un percorso di visita ai presepi nel centro storico. A Finale Ligure è realizzato in stile genovese dai giardinieri del Comune, ad Albisola Superiore in località Luceto nella chiesa di San Matteo il presepe è allestito su una superficie di 130 mq e rappresenta una riproduzione di Albisola Superiore di fine ‘800. Presenta 40 elementi in movimento con 500 statuine tradizionali, i cosiddetti “macachi di Albisola”. Sono belli i presepi viventi di Roccavignale, un pittoresco borgo medievale della Valbormida, e di Ceriale.

 

Nelle cinque terre è famoso il presepe di Manarola, il più grande del mondo. Costruito a partire dal 1976 è costituito da 8 km di cavi elettrici, 17.000 lampadine e più di 300 figurini a grandezza naturale. Si estende su tutta la superficie della collina di Manarola e visto dal mare con i colori del tramonto lascia letteralmente senza fiato. Dal 2008 è anche ecologico visto che un impianto fotovoltaico è stato creato appositamente per il presepe. E poi per tornare a Genova vi è quello di Fontanegli, dove Agostino da anni invita gli espositori che in un locale bello e ampio portano i loro piccoli capolavori. Una meraviglia! Con grandezze e forme diverse. Tutti da ammirare e rimanere a bocca aperta.

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