Premio Angi ad Antonella Canini per la Città della Conoscenza e dell’innovazione

Il cosiddetto "Oscar dell'innovazione" è stato attribuito alla professoressa Canini del Dipartimento di Biologia di Tor Vergata, per un progetto che prevede il riutilizzo dell’ex Città dello Sport progettata da Calatrava. Premiato anche l'autore di questo articolo, il tributarista e consulente del lavoro Massimiliano Casto, come eccellenza tra i liberi professionisti italiani 2020.

Nei giorni scorsi a Roma, nella tecnologica location dei Baglioni Studios, si è svolta la cerimonia di assegnazione del prestigioso “Premio nazionale Angi 2020” organizzato dall’Associazione italiana giovani innovatori. Grande protagonista è stata l’Università di Tor Vergata, nella persona della direttrice dell’Orto botanico, la professoressa Antonella Canini del Dipartimento di Biologia, per il progetto della “Città della Conoscenza e dell’innovazione”.

Il premio nazionale Angi, conosciuto anche come “Gli Oscar dell’innovazione”, viene assegnato annualmente alle migliori iniziative degli innovatori italiani, al fine di promuovere le eccellenze di carattere sociale, la ricerca scientifica e tecnologica, la formazione e la cultura, l’imprenditoria giovanile e l’innovazione digitale.

L’Oscar dell’innovazione del 2020 è stato assegnato alla professoressa Canini dal presidente dell’Angi Gabriele Ferrieri per avere messo in campo un progetto di grande spessore e sicuramente uno dei più importanti degli ultimi anni, che prevede il riuso a fini didattici, di ricerca e trasferimento tecnologico, di divulgazione scientifica, sportivi, intrattenimento ed espositivi della struttura incompiuta dell’ex Città dello Sport progettata dall’architetto e ingegnere Santiago Calatrava nell’area dell’Università degli Studi di Roma “Tor Vergata”.

Il progetto prevede, all’interno di una grande opera architettonica, un insieme di iniziative uniche e complementari, che rappresenteranno un unicum in Italia dove la ricerca scientifica potrà svilupparsi interagendo con l’ambiente e la città, all’interno di un parco di 300 ettari che sarà un catalizzatore a livello internazionale per milioni di cittadini-clienti-consumatori. Il presidente Ferrieri ha elogiato il progetto della professoressa Canini, ringraziandola per il prezioso lavoro svolto nell’interesse non solo della città di Roma, ma dell’intera nazione. Molto soddisfatta la professoressa Canini: «Sono contenta – ha affermato – di aver ricevuto questo premio che rappresenta un riconoscimento importante per il lavoro svolto da un gruppo di lavoro che ha sempre creduto nel progetto. La sua realizzazione concretizza una sinergia tra ricerca/rigenerazione urbana/ nuove opportunità di collaborazione tra Accademia e Stakeholders. Attraverso questo progetto possiamo dare futuro ai nostri dottorati e laureati, risorse e collegamenti da cui possono nascere vere innovazioni per tutto il sistema Paese».

Un grande progetto, fiore all’occhiello della prestigiosa Università di Tor Vergata, che molto presto diventerà realtà e potrà dare anche una boccata d’ossigeno in termini di occupazione. «Tale progettoconclude la prof.ssa Caniniprodurrà, a regime, 14 mila nuovi posti di lavoro. Di questi circa 500 sono destinati a ricercatori. Inoltre la realizzazione del progetto istituirà un ambiente nuovo altamente tecnologico, dedicato al green e alla biodiversità, che potrà essere importante per fare rete nelle università e con le imprese. Importante sarà l’attrazione culturale per la società civile nazionale e internazionale creando un circuito in rete tra tutti gli orti botanici del mondo».

I più letti della settimana

Mediterraneo di fraternità

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons