Praga, città d’oro

La presidente dei Focolari, Maria Voce, rilancia la nuova evangelizzazione. Dopo gli anni bui c’è posto per la speranza. Dalla nostra inviata
praga comunità dei Focolari

Chi arriva a Praga non può non sentirsi avvolto dalla storia. Palazzi, monumenti, castelli, chiese, università attestano una tradizione secolare di cultura, spiritualità, arte. Non a caso il suo centro storico nel 1992 è stato annoverato dall’Unesco nella lista dei patrimoni dell’umanità. Situata su nove colli, con una popolazione di quasi un milione e mezzo di abitanti che arrivano a 2 milioni con quelli residenti nell’area metropolitana, è visitata ogni anno da circa 6 milioni di turisti.

 

La città d’oro, come viene chiamata la capitale della Repubblica ceca, sta ancora vivendo una fase di trasformazione da città del blocco comunista a metropoli moderna e nelle diverse generazioni si può cogliere l’immagine di questo cambiamento. L’adulto porta con sé il peso della storia, gli anni bui del comunismo; per il giovane, invece, quella è un’epoca della storia, da studiare, forse, come tante altre. Di sicuro, per chi è nato dopo il 1989, anno in cui viene messa fine al regime, la vita è un’altra cosa.

 

Maria Voce, presidente dei Focolari, visita le comunità del movimento della Repubblica ceca in occasione dei primi dieci anni di un’operazione di evangelizzazione lanciata da Chiara Lubich nel 2001. Nella metropoli, risplendente dell’oro dei suoi sontuosi palazzi, la comunità dei Focolari avrebbe dovuto «far brillare l’amore reciproco fra i suoi componenti, testimoniare e annunciare il Vangelo». L’operazione si sarebbe chiamata “Praga d’oro”.

 

Con l’attuale presidente si fa il bilancio di tale impegno, che non ha mancato di dare i suoi frutti, e si progetta il futuro. «Anche negli anni duri la spiritualità non è stata distrutta, ma coperta e forse protetta – sostiene Maria Voce incontrando più di 700 persone in contatto con il movimento in Cechia –. Qui non si riparte da zero, ma dalla radice profonda di chi ha costruito questa civiltà, questa cultura». E rilancia la nuova evangelizzazione basata sull’annuncio della resurrezione perché «oggi è tempo di gioia». L’inverno sembra essere passato, il terreno è pronto per una nuova semina e la sete di Dio non è spenta.

 

Se il Movimento dei focolari arrivato in terra ceca negli anni Sessanta ha scritto pagine dense di eroismo per le difficili condizioni storiche in cui si è dovuto inserire, nell’epoca attuale non può mancare la speranza di un futuro migliore. E chi più dei giovani ha la capacità di rispondere alle attese dei tempi? Lo conferma un incontro che ha visto convergere al Centro Mariapoli, alla periferia di Praga, 150 giovani da diverse parti della Cechia.

 

Si raccontano fatti di vita, si viene attirati da tale stile di vita, si decide di mettersi o rimettersi «sulla via, in viaggio insieme», come diceva il titolo dell’incontro. Anche perché tanti giovani cechi sono in ricerca, hanno bisogno di trovare un “posto” dove incontrare Dio; o, se lo hanno già conosciuto, di una comunità dove vivere il loro cristianesimo. La stessa Maria Voce, che ha interloquito con i giovani in maniera coinvolgente, afferma l’indomani: «Dall’incontro con questi giovani mi è venuta una grande speranza perché sono capaci di esporsi, di compromettersi davanti ai loro amici». Aprirsi, dunque, per portare Dio sulle strade di Praga.

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