Ponte Morandi, inizia la ricostruzione

Il sindaco Bucci si ritiene soddisfatto per aver ottenuto tutte le autorizzazioni: «Dopo circa 5 mesi di lavoro abbiamo raggiunto questo risultato, che in genere richiede qualche anno»

Questa volta si inizia per davvero. Il parere favorevole del ministero dell’Ambiente è stato pubblicato sul sito della struttura commissariale per la ricostruzione di ponte Morandi, riguardo la procedura seguita per la Valutazione di impatto ambientale del progetto esecutivo di primo livello del nuovo viadotto Polcevera. Di conseguenza la nota autorizza il commissario straordinario alla ricostruzione Bucci ad operare in deroga, «pur nel rispetto delle normative ambientali europee in materia, e che è concesso quindi esentare in tutto o in parte il progetto del ponte dalle disposizioni in materia di valutazione di impatto ambientale qualora l’applicazione di tali disposizioni incida negativamente sulle finalità del progetto».

Ponte Morandi: proseguono lavori

Il via libera, che era atteso per il 30 marzo è slittato di una settimana e da oggi praticamente ha inizio la costruzione del nuovo Morandi su Polcevera. Riguardo alla demolizione del vecchio ponte è iniziato il taglio della pila 5, lavoro che avrà una durata dai 10 ai 15 giorni e nel frattempo si inizierà il taglio di altre pile, al massimo 3 contemporaneamente, con l’uso delle maxigru montate in questi giorni. Mentre  resta ancora da tirare giù una trave, sempre sulla parte ovest, tra le torri 2 e 3: «Entro i primi di maggio – ha detto Bucci –, vogliamo arrivare a prendere la decisione definitiva per quanto riguarda la demolizione delle pile 10 e 11, se con esplosivo o meno, e avere il progetto per farlo. Procede anche il montaggio delle torri di supporto al moncone est sopra le case di via Porro, ne mancano 2 su 4, quelle più esterne; quando tutte toccheranno il ponte potremo riaprire via Fillak e non avremo più bisogno di quella “zona rossa”. Ho già detto che è il mio regalo richiesto per Pasqua».

Sarà una squadra di “superintendent”, gli operatori superspecializzati della Fagioli spa a guidare le due maxigru olandesi cc2800 che porteranno a terra i blocchi più grandi delle pile Ovest dell’ex viadotto Morandi. Le due maxigru, che hanno una portata di oltre 600 tonnellate, sono arrivate dall’Olanda la scorsa settimana. Sabato con la firma del decreto numero 12 del 5 aprile 2019 che sancisce l’inizio ufficiale della ricostruzione del nuovo ponte, al posto del Morandi, la città di Genova ha tirato un sospiro si sollievo.

Foto di Silvano Gianti
Foto di Silvano Gianti

Soddisfatto il sindaco Bucci: «Inizia la ricostruzione, oggi approviamo e firmiamo il decreto che autorizza il passaggio alla fase due della ricostruzione. Abbiamo ottenuto le autorizzazioni, sono state un percorso lungo e complesso, ma vogliamo andare in fretta, se coi binari si va lenti dobbiamo toglierli per andare veloce, vuol dire prendersi più rischi e dibattere molto, ma la struttura commissariale ha lavorato bene. La priorità resta la sicurezza dei cittadini e dei lavoratori, Genova che ha bisogno del ponte e di continuare il percorso di crescita che non deve essere fermato. Dopo questo – ha detto ancora Bucci –, c’è la necessità di avere un’opera che deve essere significativa, bella, fatta in fretta, con costi giusti e fatta in modo giusto. Sono molto contento perché dopo circa 5 mesi di lavoro abbiamo raggiunto questo risultato, che in genere richiede qualche anno». Il nuovo viadotto su progetto dell’archistar genovese Renzo Piano sarà sorvegliato da tutor 24 ore al giorno attraverso  l’installazione di un sistema di controllo della velocità che non dovrà superare gli 80 km/h. Le pile previste dovrebbero essere 18 e la lunghezza globale del viadotto sarà di 1.131 metri. Tra gli accorgimenti già previsti vi è un asfalto ad alta aderenza e curve lievemente paraboliche.

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