Più pane, meno cemento

Coldiretti e Italia nostra in difesa della terra coltivabile.
Lavori in cantiere

C’è un’Italia che va difesa: è quella costituita dalle aree agricole minacciate dall’inesorabile avanzata del cemento. Incuria e speculazione, degrado e abusi edilizi hanno rosicchiato via via nel corso degli ultimi dieci anni tre milioni di ettari di terra coltivabile. Scompaiono campi e vigne, nascono centri commerciali, tangenziali, seconde case. L’allarme viene lanciato da Coldiretti e Italia nostra che hanno promosso la Settimana nazionale dei paesaggi agrari, dal 17 al 23 ottobre scorsi. «Da anni stiamo assistendo a una devastazione incontrollata e dissennata del nostro paesaggio rurale – afferma Alessandra Mottola Molfino, presidente di Italia nostra –. È necessario bloccare questo scempio perché il paesaggio, il territorio, l’agricoltura sono una risorsa economica fondamentale per il Paese. Il turismo e la produzione agricola, insieme al patrimonio storico e artistico rappresentano il volto dell’Italia nel mondo».

Tra le proposte dell’iniziativa di ottobre quella di ridare valore alla terra, sostenere gli agricoltori innovatori, conservare la biodiversità, valorizzare stili di vita improntati al risparmio energetico e all’economia sostenibile, finanziare prodotti agricoli e alimentari di qualità, identitari delle nostre terre.

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