Piero Fassino nuovo sindaco di Torino

Il candidato del centrosinistra eletto al primo turno con il 56,66 per cento dei voti, doppiato lo sfidante Michele Coppola (Pdl)
piero fassino sindaco

Come cinque anni fa con Sergio Chiamparino anche nelle elezioni comunali 2011 il centrosinistra fa incetta di voti a Torino, in quella che era un tempo la città più operaia d’Italia, ed elegge sindaco il proprio candidato al primo turno.

 

Piero Fassino, un nome storico di Pci, Pds, Ds e ora Pd, ex segretario nazionale Ds, ex ministro, è il nuovo sindaco di Torino. Dei 470.946 torinesi che sono andati a votare nelle giornate di domenica e lunedì, 255.242 hanno scelto Fassino come sindaco, con il 56,66 per cento dei voti.

 

Lo sfidante Michele Coppola del Pdl con il 27,30 per cento delle preferenze non raggiunge neppure la metà dei voti del nuovo primo cittadino. Nettamente staccati gli altri candidati, con il Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo che supera addirittura il candidato del Terzo Polo: Vittorio Bertola con il 4,97 è il terzo candidato, davanti ad Alberto Musy dell’Udc con il 4,86 per cento.

 

Nelle elezioni che hanno visto ritornare al voto il 2 per cento in più di elettori rispetto alle ultime amministrative e ben di più rispetto alle regionali e alle politiche, l’affluenza è stata a Torino del 66,53 contro il 64,73 per cento del 2006 (in provincia di Torino è salita al 67,80 contro il 66,48 per cento di cinque anni fa), il Pd doppia il Pdl per numero di voti, e come terzo partito si attesta sorprendentemente i Moderati per Fassino che superano il 9 per cento.

 

Il Pd è dunque il primo partito con il 34,5, seguito da Pdl 18,28, dai Moderati appunto col 9,06, dalla Lega Nord con il 6,85, dal Sel con 5,65, dal Movimento 5 Stelle con 5,26 e dall’Idv col 4,76 per cento. La Lega, che un anno fa ha vinto alle regionali, arretra di tre punti, mentre quasi scompaiono l’Udc di Casini che si ferma al 2,41 e Futuro e libertà non va oltre l’uno e mezzo.

 

Tra le liste di disturbo a sorpresa Domenico Coppola, omonimo dell’esponente del Pdl, arriva al 3,57 per cento, ed entra in Consiglio nella sala Rossa, mentre per la prima volta nella storia di Torino viene esclusa la cosiddetta sinistra radicale (Rifondazione e Pdci) che ottiene l’1,49 per cento.

 

La nuova Sala Rossa, che con i tagli del numero di consiglieri ospiterà solo quaranta consiglieri più il sindaco, contro i cinquanta di prima, avrà 24 posti per il centrosinistra più quello di Piero Fassino: 16 seggi al Pd, 4 ai Moderati per Fassino, 2 a Sel e 2 all’Italia del Valori.

 

L’opposizione si ferma invece a 16 seggi: 8 al Pdl con Michele Coppola, 3 alla Lega, 2 all’Udc con Alberto Musy, due al Movimento cinque stelle con Vittorio Bertola, uno a Domenico Coppola.

 

«La vittoria a Torino di Piero Fassino è un risultato importante – ha detto Sergio Chiamparino nel corso della serata, quando ormai la vittoria era certa –. In città dal 1993 il centrosinistra continua a governare, senza interruzioni. Di ciò bisognerebbe tener conto anche a livello nazionale».

Coppola è l’ennesimo sconfitto del centrodestra, dopo Rocco Buttiglione cinque anni fa, preceduti a loro volta da Roberto Rosso, Raffaele Costa e Domenico Comino.

 

In Piemonte il comune di Novara, finora governato dal centrodestra, va al ballottaggio. Il candidato del centrodestra (Pdl, Lega) Mauro Franzinelli ha il 45,89 per cento dei voti; il candidato del centrosinistra (Pd, Sel, Prc, Pensionati) Andrea Ballarè il 31,2.

 

Anche la provincia di Vercelli andrà al ballottaggio fra quindici giorni. Carlo Riva Vercellotti del centrodestra arriva al 49 per cento contro il 32,95 del candidato del Pd Luigi Bobba che ora dovrà compattare tutte le opposizioni per tentare la rimonta.

 

Nei principali comuni del Torinese si ritorna a votare quasi ovunque. Vanno al ballottaggio Alpignano, Carmagnola, Chivasso, Pinerolo e San Mauro. Solo Cirié e Pianezza hanno eletto il sindaco al primo turno con la vittoria del centrosinistra nel primo caso e del centrodestra nel secondo.

 

Il centrosinistra conquista Nizza Monferrato, nell’astigiano, che elegge Flavio Pesce, mentre si va al ballottaggio a Trecate, con il centrosinistra in vantaggio, e a Domodossola con il centrodestra avanti.

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