Ho sempre trovato delizioso il romanzo Cyrano de Bergerac. Lui, spadaccino nella Francia del XVII secolo, è profondamente innamorato di Rossana. Della bellezza della fanciulla è rapito anche il giovane Christian, ragazzo di buon aspetto ma scarso poeta; Cyrano, invece, è l’opposto: un genio della poesia ma di brutta apparenza. Siccome alla ragazza piacciono i versi, per conquistarla Christian chiederà allo spadaccino di aiutarlo suggerendogli le parole giuste. Così, il giovane abbraccerà il corpo di Rossana, mentre Cyrano toccherà l’anima che ama in segreto… Non farò spoiler: dirò solo che vincerà, in extremis, l’amore (ma quale?).
Ora, però, vorrei applicare questo racconto a tutto un altro discorso: i dibattiti. Spesso confrontiamo con gli altri le nostre idee e ci scontriamo come facevano gli spadaccini. Affondiamo con le nostre opinioni, pariamo le obiezioni degli altri, schiviamo le sentenze, e contrattacchiamo con frasi altrettanto convincenti. Politica, religione, sport o moda: qualsiasi sia l’argomento, dopo un acceso combattimento, il più delle volte il duello finisce senza un chiaro vincitore, con qualche ferita nelle proprie certezze e la spada delle opinioni rimessa nel fodero del nostro ego. In tali dibattiti, può capitare che le nostre idee siano come Christian: belle e popolari, ma proposte senza poesia. Come lui, ardente di amore per Rossana, anche noi possiamo essere rapiti da un eccessivo zelo per la verità. Come il giovane mosso da un amore di possessione, anche noi possiamo desiderare la sconfitta dell’altro, sottomettendolo con la forza degli argomenti.
Ma può capitare anche che le idee che difendiamo siano come Cyrano: impopolari. Penso, ad esempio, a tanti insegnamenti che propone la Chiesa cattolica: la famiglia formata da uomo e donna, il rispetto della vita fino alla morte naturale, la protezione della madre e del bambino in gravidanze non desiderate… Come parlare in questi casi? Il segreto è fare del dibattito un momento gradevole, bello come la poesia di Cyrano.
Più che aggredire con la verità (spesso “brutta”, anche se solo apparentemente), serve avvolgerla nella bellezza della carità. Alcune tecniche per mantenere un atteggiamento elegante sono: lasciar parlare l’altro, adoperare una voce serena, non usare espressioni che possano ferire o insistere unicamente su alcune idee importanti. Come ha detto il papa, si tratta di “disarmare” la nostra comunicazione.
Se discutere con noi diventerà un esercizio piacevole, se così toccheremo l’anima degli altri, prima o poi in molti scopriranno la bellezza delle nostre idee ed esclameranno: «Ma perché avete taciuto così a lungo!?». Parole che disse la bella Rossana a… insomma, all’uomo che amava.