Per gli assetati di verità

Articolo

Il 18 gennaio scorso i responsabili del complesso editoriale Città Nuova – rivista, editrice e tipografia – avevano incontrato Chiara. Incontro denso di emozioni, che nessuno dimenticherà. È stato l’ultimo colloquio, dopo i numerosissimi degli anni precedenti. Sottolineava con occhi pieni di maternità quanto ciascuno diceva. Con un filo di voce ripeteva: Questo è importante, importante…. Chiara ha sempre seguito con attenzione e cura particolari rivista ed editrice. Più volte ha definito Città Nuova prima opera dell’Opera , essenziale per portare il patrimonio spirituale, dottrinale e culturale del carisma dell’unità. Per lei che possedeva l’arte del comunicare e la esercitava con incisività, semplicità e fascino, la comunicazione doveva essere un atto d’amore che portasse la verità, aprisse al dialogo e creasse comunione. In numerosi interventi nei vari incontri di Città Nuova, aveva dato indicazioni precise a chi scrive gli articoli, a chi propone la stampa, a chi la legge. Certo, per capire le radici della rivista – e anche dell’editrice – occorre rifarsi alla vita della prima comunità di Trento, alle Parole di vita e alle letterine che Chiara scriveva a singoli e gruppi perché il Vangelo vissuto e l’amore scambievole diventassero nuovo stile di vita. Nel 1990 diceva: Occorre rifarci sempre a quei primi momenti quando lo Spirito Santo ci ha illuminato con un suo carisma tutto particolare ed è nato un modo nuovo di fare informazione e di scrivere libri. Coloro che collaborano a Città Nuova devono chiedersi, sia quando scrivono nel giornale che quando scrivono libri: C’è la novità che Dio ha portato attraverso questo carisma?. E ancora nel 1996, si chiedeva: Quand’è che il nostro giornale raggiungerà il suo dover-essere? Quando sarà adatto a soddisfare pienamente l’uomo di oggi? Quando sarà espressione genuina del nostro carisma. Quando ci convinceremo che nessuno meglio dello Spirito Santo, che ci ha dato questo dono, sa conoscere i bisogni, le istanze, gli interrogativi, i problemi, i disegni di Dio nell’umanità di questo tempo. Quando lasceremo che il carisma informi il pensiero di chi lo deve scrivere, qualsiasi argomento tratti. Chiara ha dato il suo prezioso contributo con costanza. Nei circa 1.170 numeri della rivista, dal luglio 1956 ad oggi, è sempre stata presente almeno con un suo scritto. Naturalmente la rivista ha documentato negli anni lo sviluppo del movimento non solo in estensione geografica, ma anche dando risposte alle esigenze di unità, in campo ecclesiale e sociale, promuovendo i dialoghi. L’editrice, nata nel 1959 con il suo volume Meditazioni, ha oggi in catalogo 58 titoli di Chiara, tradotti in oltre venti lingue e 220 edizioni. Con il contributo di Pasquale Foresi, sono aumentate negli anni le collane che risentono del clima spirituale e culturale del movimento. Non si tratta di collane nate a tavolino, ma in risposta a esigenze reali. Sono le opere di spiritualità, filosofia, teologia, socialità, biografie ed esperienze di vita rinnovata dal Vangelo vissuto. Il settore patristico, nato dall’esigenza di attingere alla ricchezza delle prime comunità cristiane, ha avuto uno sviluppo imprevisto, con l’Opera omnia di Agostino, Ambrogio, Gregorio Magno, Bernardo, Bonaventura, cui si aggiungono quelle di Rosmini, Edith Stein… Per un totale di oltre 3 mila titoli. Anche qui una raccomandazione di Chiara, del ’93: Che l’editrice sia sorgente che abbevera tanti assetati di verità, di bontà, bellezza, ricchezza culturale, spirituale, ideale.

I più letti della settimana

Chiara D’Urbano nella APP di CN

La forte fede degli atei

Edicola Digitale Città Nuova - Reader Scarica l'app
Simple Share Buttons